“Sono ancora campione italiano in carica e forse questa è l’unica Nazione al Mondo che non porta il campione nazionale alle Olimpiadi. Da Sochi in poi mi sono sentito in grado di vincere contro chiunque. Tutto il resto riguarda altre dinamiche. Adesso il rapporto con la scherma è un po’ frastornato”. Lo ha detto Valerio Cuomo, spadista italiano e attuale campione assoluto nazionale in carica, al TGR della Campania dopo aver appreso di non rientrare tra i convocati del ct Dario Chiadò per le Olimpiadi di Parigi 2024 nella spada.
Ai Giochi sarà presente invece il padre di Cuomo, nello staff della federazione egiziana: “Non c’è una spiegazione plausibile, per due anni Valerio è stato numero uno del ranking nazionale italiano ed è stato anche numero sei del Mondo: se con questi risultati non si entra in squadra, forse c’è un problema nel sistema o in chi è responsabile della gestione”.
Nelle ultime ore, ha parlato Mara Navarria, altra spadista, convocata per le Olimpiadi esclusivamente per la competizione a squadre e non in singolare. Questo il suo pensiero su Instagram, in un post in cui ha anche lasciato intendere che dopo i Giochi per lei ci sarà il ritiro dalle pedane: “Quelle di Parigi 2024 saranno le mie terze Olimpiadi. Prenderò parte solo alla competizione a squadre e non a quella individuale. Avrei voluto chiudere così? No. Ma sono pronta a dare il massimo e tutto il mio contributo, con dedizione e generosità, come ho sempre fatto da oltre 20 anni in pedana con la Nazionale. Dove è iniziata, si chiude. Nel 2010, partecipai al mio primo Mondiale e nel 2018 ritirai la Coppa del Mondo vinta, sempre al Gran Palais di Parigi, proprio dove sarò in pedana con la squadra il 30 luglio per la mia ultima competizione. C’è tanta vita oltre la scherma, c’è sempre stata per me. Famiglia, progetti, idee e un futuro tutto da scrivere, ma per il quale mi sono preparata con anni di studio e tanti sogni da realizzare. E comunque sarà bellissimo. Grazie ai miei genitori, Emanuela e Diego, per avermi accompagnata in palestra fin da quando avevo 10 anni. Grazie all’Esercito italiano per essere stato sempre al mio fianco. Una cosa è certa: darò sino alla fine il meglio di me stessa”.