Scherma

Scherma, Mondiali 2019: gli azzurri del fioretto: “Non eravamo qui per il bronzo”

Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Andrea Cassarà - Foto Bizzi

Un bronzo che soddisfa soltanto a metà. Queste le impressioni evocate dalle parole a caldo della squadra di fioretto maschile ai Mondiali di Budapest 2019, dopo la vittoria nella finale per il terzo posto ottenuta contro la Russia (leggi qui): “Non eravamo venuti qui per questo, ma per come si era messa la giornata possiamo anche accontentarci – ha commentato l’oro olimpico Garozzo – Nella semifinale contro la Francia abbiamo avuto fretta e nervosismo. Per la squadra sarebbe ideale non avere passaggi a vuoto, ma questo non e’ possibile e capita. La differenza tra la semifinale con la Francia e la finalina con Russia e’ stata la calma successiva al passaggio a vuoto” .

Una spinta decisiva verso il successo contro i russi, nonostante una partenza a rilento, l’ha data Alessio Foconi: “E’ una bellissima medaglia dopo la batosta presa con la Francia in semifinale. Se fossi partito prima con questo sprint finale, magari potevamo conciliare meglio i due assalti, ma e’ andata comunque bene, ripartiamo da questo terzo posto, ci siamo messi a tavolino e parlato, siamo sulla strada giusta. Abbiamo saputo reagire, prepareremo il grande passo verso le olimpiadi“.

Infine Giorgio Avola, che è entrato in pedana in corsa a causa dell’infortunio alla gamba riportato da Andrea Cassarà: “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno e cioe’ che abbiamo portato a casa il bronzo mondiale, e’ una medaglia fondamentale, direi che possiamo essere soddisfatti. Lavoriamo come squadra, i due assalti sono la dimostrazione di come abbiamo cambiato e questo e’ un grande segnale. E’ un importante bronzo vinto, dobbiamo esserne contenti“.

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