Scherma

Scherma, Milano si candida come sede per i Mondiali 2023

La squadra del fioretto femminile a squadre - Foto Bisi/GMT

Milano si candida ufficialmente per ospitare i Campionati Mondiali Assoluti 2023 di scherma. Dopo meno di quattro mesi dalla costituzione del Comitato Promotore, presieduto dallo spadista azzurro Marco Fichera, il progetto ‘Milano 2023’ ha depositato presso la FIE (la Federazione Internazionale di Scherma) la sua dettagliata proposta. Le candidature saranno valutata entro la fine del 2021 per stabilire la sede dell’ultima kermesse iridata prima dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. A Milano le gare si svolgerebbero all’Allianz Cloud di Milano.

L’Italia ha già ospitato i Mondiali di scherma sette volte in passato: Napoli 1929, Sanremo 1936, Roma 1955 e 1982, TOrino 1961 e 2006, Catania 2011. Ci prova ora il capoluogo lombardo, già “capitale mondiale dello sport” in altre discipline per manifestazioni internazionali verso i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. “La nostra sfida è solo all’inizio. La candidatura è stata presentata ma è adesso che comincia il vero percorso di Milano 2023 – ha detto Marco Fichera -. Siamo riusciti a lavorare in sinergia con tutte le Istituzioni, a fare sistema, a unire le forze per offrire al mondo una proposta autorevole grazie al supporto di Governo nazionale, Regione Lombardia, Comune di Milano, CONI, Sport e Salute, Federazione Italiana Scherma a livello centrale e anche territoriale con il Comitato regionale FIS Lombardia”.

Siamo pronti a entrare nel vivo di un cammino difficile ma possibile – ha proseguito il presidente del Comitato Promotore -, impegnandoci sempre di più per attuare questo progetto, nella consapevolezza di poter realizzare un grande sogno“. “L’appeal di Milano per ospitare il Mondiale 2023 è sicuramente importante e siamo convinti della bontà della proposta presentata – ha chiosato il presidente della FIS Paolo Azzi -. Seguiamo con fiducia l’evoluzione della situazione, certi di essere in corsa e in grado di confermarci all’altezza della grande tradizione che, anche dal punto di vista organizzativo, l’Italia della scherma può vantare a livello internazionale“.

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