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Daniele Garozzo, vincitore dell’oro a squadre nel fioretto maschile ai Giochi Europei in Cracovia assieme a Filippo Macchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi, ha evidenziato con la matita rossa gli errori compiuti, nonostante il trionfo. ”Non va lasciato nulla al dettaglio, sono un perfezionista, nei dettagli si vince, specie ora che la scherma cambia di continuo e la scuola europea si ritrova avversari internazionali. Se il lotto dei migliori si allarga, bisogna essere pronti”.
Poi ha proseguito: “In Nazionale c’è il giusto mix di giovani e campioni, c’è tanta competizione, così si alza il livello. Sono dell’avviso che il gap con gli avversari si stia riducendo sempre più anche perché i maestri italiani allenano all’estero, esportando le nostre conoscenze. In questo percorso al vertice anche la scuola italiana, la scuola classica, si deve aggiornare per restare al vertice. Si deve continuare a vincere, con la consapevolezza che il pacchetto di medaglie vinte a Barcellona 1992 o Atlanta 1996 resterà un’esperienza irripetibile. Il livello si è alzato, così come il lotto dei competitor”. E sui Mondiali che si terranno a Milano dal 22 al 30 luglio: ‘‘Voglio godermela, le Olimpiadi sono la prova della vita ma i Mondiali in casa capitano davvero una sola volta. Voglio tirare e godermela, divertirmi e vincere. Insomma, voglio tutto”.
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