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No alla riammissione di atleti russi e bielorussi. Lo chiedono oltre 300 schermidori con una lettera indirizzata al presente del Cio Thomas Bach e al numero 1 della federazione internazionale di scherma Emmanuel Katisiadakis. Lo scorso 10 marzo il Congresso straordinario della Fie si è espresso, con 89 voti favorevoli sui 136 aventi diritto, per il ritorno alle competizioni, in condizioni di neutralità , degli atleti dei due Paesi, assenti dal circuito internazionale dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina nel febbraio 2022. “Un errore catastrofico”, scrivono i 323 atleti, 286 dei quali ancora in attività . “Con totale disprezzo per le voci degli atleti, avete consentito sia alla Russia che alla Bielorussia di tornare nei tornei Fie e di organizzare un torneo sul suolo russo”, è uno dei passaggi della lettera pubblicata da “Inside The Games”. “Avete preferito gli interessi russi e bielorussi ai diritti degli atleti, in particolare degli atleti ucraini, e così facendo non riuscite a sostenere proprio le persone che le vostre organizzazioni dovrebbero supportare”. L’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, secondo gli atleti, “non solo viola le norme del diritto internazionale ma anche i valori fondamentali del movimento olimpico”.Â
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