La schermitrice italiana Rossella Fiamingo ha concesso un’intervista a Sportface.it, strutturata in occasione di una live streaming su Facebook. L’atleta medaglia d’argento a Rio de Janeiro 2016 ha toccato vari argomenti, fra i quali rientrato i suoi migliori successi e le aspettative per il futuro, oltre che naturalmente una panoramica sulle nuove abitudini adottate in quarantena. Riguardo quest’ultimo aspetto menzionato, Fiamingo ha così illustrato la sua situazione: “Mi trovo a Catania da più di un mese e mezzo, sto bene e sto cercando di studiare: fra un mese potrò laurearmi. Ho svolto l’ultimo esame online e adesso sto facendo tutto ciò che prima non avevo il tempo di fare. Sto approfittando di questa quarantena per suonare il piano o guardare serie tv. Ho da poco terminato la Casa di Carta e sto seguendo con piacere Élite”.
In seguito Fiamingo ha offerto un personale giudizio concernente un’eventuale ripresa degli eventi sportivi professionistici, la quale non sembra poter essere attuabile in breve tempo: “Ci vuole tempo per tutto, per qualsiasi sport, bisogna aspettare. Non è arrivato il momento di riaprire, purtroppo ancora ci sono troppi morti e le statistiche non sono ancora a nostro favore. Bisogna avere pazienza e quando sarà opportuno ricominceremo“.
La schermitrice azzurra ha peraltro esplicitato le sue sensazioni dopo l’annuncio ufficiale del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020: “Ero sollevata, ci saremmo allenate per l’Olimpiade senza la certezza di poter effettivamente gareggiare. Oltre questo, a mio parere un’Olimpiade in queste condizioni non avrebbe avuto senso, perchè è un evento che garantisce festa e condivisione. Inizialmente ho avuto difficoltà ad accettare il rinvio da un punto di vista psicologico, ma c’è stato tempo per organizzare le idee al meglio“.
Fiamingo ha poi descritto i suoi principali punti di riferimento sportivi:”Non ho mai avuto un idolo nello specifico, ma in particolare seguo tantissimo le donne di tutti gli sport. La mia icona nel mondo della scherma è stata Valentina Vezzali, che ha iniziato a sfornare medaglie quando ero piccola. La medaglia olimpica che mi ha emozionato di più è stata quella di Tania Cagnotto, mentre Serena Williams è una donna fortissima e ha vinto parecchio, ma ripeto non ho un modello femminile particolare“.
In chiusura, l’atleta siciliana ha riavvolto il nastro della sua carriera, elencando le i traguardi che più le hanno procurato emozioni forti: “I Mondiali di Catania 2011 hanno rappresentato la mia prima medaglia mondiale assoluta, grazie alla quale abbiamo ottenuto la qualificazione a Londra 2012, è stata utilissima. Nel 2014 a Kazan ho ottenuto il primo oro nella categoria individuale ed è stato sorprendente, mentre a Mosca nel 2015 ho acquisito maggiore consapevolezza dei miei mezzi. L’argento olimpico a Rio de Janeiro, nel 2016, è stato naturalmente indimenticabile“.