“Un percorso durissimo, ma meraviglioso. Vivo in queste zone, ma ho percorso sentieri di cui nemmeno io ero a conoscenza. Devo fare un plauso agli organizzatori perché mettere in piedi una gara del genere non è certo facile”. Il tono della voce di Stefano Velatta, campione di ultramaratona, lascia trasparire tutta l’emozione di chi ha portato a casa una vittoria quasi insperata all’Urban Trail Alpi Biellesi 21Km, che si è disputato sabato 21 luglio a Biella, in Piemonte. La classifica finale vede appunto Stefano Velatta (Atletica Paratico) vincere con il tempo di 1h36’07’’, davanti ad Alessandro Pisani (Atletica Candelo, 1h37’40’’) e ad Emanuele Falla (UISP Valsusa Running Team, 1h38’10’’)
I riscontri cronometrici non rendono però il giusto merito alla battaglia sportiva che si è consumata sabato nel biellese. Sportface.it ha raccolto in merito le impressioni di Stefano Velatta.
Stefano, ti sentiamo particolarmente soddisfatto.
“Lo sono, è stata una gara davvero incredibile, che ho portato a casa seguendo il mantra dell’ultramaratona: mai mollare perché non sai quello che ti riserva la strada”.
Raccontaci.
“Sono partito con l’obiettivo di correre questi 21km molto forte, per andare ad esaurimento delle riserve di zuccheri. Doveva essere il primo step di un doppio allenamento molto specifico: la domenica avevo infatti in programma un collinare da 40km, che sarebbe dovuto servire a consumare i grassi. Si tratta di allenamenti funzionali ad abituare l’organismo a correre con profitto le lunghe distanze”.
Una partenza sprint, quindi.
“Direi proprio di si. Dopo 4km avevo già 2 minuti di vantaggio su Alessandro Pisani, che è un atleta molto forte. A questo punto però sono cominciati i problemi”.
Vale a dire?
“Non ho visto l’indicazione sul percorso ed ho sbagliato strada. E’ stata colpa mia, un attimo di disattenzione ed ho preso il sentiero sbagliato. Dopo aver fatto 800m di salita sono giunto in una zona con alcune case, fortunatamente una persona mi ha detto che stavo sbagliando, perché la gara passava da un’altra parte. Sono tornato indietro e sono rientrato sul percorso corretto con 1,5km di strada in più sulle gambe ed in quinta posizione”.
Una bella scocciatura. Che hai pensato in quel momento?
“Guarda, istintivamente ho pensato di ritirarmi. Davanti c’erano atleti forti come Pisani e Falla, arrivare quinto o sesto mi avrebbe fatto dispiacere, viste le premesse. Ci ho pensato seriamente per qualche attimo, ma poi mi sono detto che l’allenamento avrei dovuto farlo comunque, per cui ho continuato a testa bassa”.
Scelta azzeccata.
“Nel tratto in salita che ci siamo trovati di fronte ho preso un ritmo veramente esaltante ed ho ridotto lo svantaggio a circa 90’’; non solo, ma nella discesa successiva ho accorciato ulteriormente le distanze”.
Una cavalcata esaltante.
“Ma nemmeno per sogno (ride, ndr). Di lì a poco, mi sono perso nuovamente”.
Davvero?
“Si. Questa volta qualcuno aveva rimosso le frecce dal percorso. Per fortuna, dopo qualche attimo di smarrimento, un ragazzino mi ha indicato il sentiero corretto e dopo qualche metro ho visto la freccia segnaletica per terra, orientata in senso inverso a quello corretto. Purtroppo ogni tanto qualcuno pensa di divertirsi mettendoci in difficoltà in questo tipo di gare”.
Tornato sul percorso corretto hai ripreso la tua marcia.
“Si, nel frattempo Falla mi aveva quasi raggiunto e mi sono dovuto impegnare molto per tenerlo dietro: è un atleta molto bravo”.
Pisani però era sempre davanti
“Nell’ultimo tratto in pianura, corrispondente agli ultimi 5km di gara, mi hanno comunicato che aveva oltre 2 minuti di vantaggio. Ho provato comunque a dare tutto. Mi sono messo a correre a 3.10/km, stavo benissimo ed avevo dentro una grandissima voglia di vincere. Pisani nel frattempo ha avuto problemi di crampi, sono riuscito a superarlo ed a staccarlo nel tratto finale”.
Una progressione esaltante
“Sono soddisfatto, lo ripeto. Una gara del genere, molto impegnativa, ti lascia dentro sensazioni veramente positive, che danno morale per i prossimi allenamenti. Ci tengo a ringraziare gli organizzatori e faccio i complimenti a Pisani e Falla, che hanno fatto entrambi una gran gara”.
A proposito di allenamenti, non dirmi che, dopo una fatica del genere, domenica hai fatto davvero 40km.
“Certo che te lo dico (ride, ndr). 40km collinari ed anche con ottimo profitto”.