L’ex maratona americano Alberto Salazar, vincitore tre volte a New York, è stato squalificato dall’Usada (l’Agenzia Antidoping statunitense) per quattro anni: l’incriminazione sarebbe di “organizzazione e istigazione al doping”. La decisione arriva dopo un’indagine di quattro anni, avviata dalle rivelazioni della BBC sulle pratiche svolte a Beaverton, nell’Oregon, ossia la base di allenamento per gli atleti guidata dal 61enne Salazar. Tra i suoi pupilli, il britannico Mo Farah, quattro volte campione olimpico nei 5.000 e 10.000 metri e l’americano Galen Rupp, doppia medaglia olimpica su 10.000 metri e poi bronzo nella maratona a Rio 2016. “Salazar e Brown hanno dimostrato che, per loro, la ricerca della vittoria e’ piu’ importante della salute e del benessere dei loro atleti”, ha dichiarato Travis Tygart, direttore generale di Usada.
“Sono scioccato dalle decisioni annunciate”, ha replicato Salazar, che attualmente sta allenando l’olandese Sifan Hassan, fresca campionessa del mondo a Doha nei 10.000 metri, e i mezzofondisti Donovan Brazier e Clayton Murphy, entrambi qualificatisi per la finale iridata degli 800 metri. “Durante questa indagine dell’Usada, i miei atleti ed io siamo stati sottoposti a metodi ingiusti e non etici. L’Oregon Project non ha mai permesso e non consentirà mai il doping. Farò appello“, ha concluso Salazar.