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“Eccomi alla fine di una lunga giornata. Sono stata oggi pomeriggio a Roma alla Procura Nazionale Antidoping, a fornire spiegazioni in merito ad una positività ad un corticosteroide, il prednisone-prednisolone che mi e’ stata riscontrata in occasione di un controllo anti-doping fatto dopo la Maratona di Ravenna dello scorso 10 novembre”. Comincia così, su Facebook, il lungo messaggio di Sarah Giomi, l’atleta che è stata trovata positiva alle sostanze Prednisone-Prednisolone. Accolta l’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, il Tna ha riscontrato la positività in merito al controllo disposto da Nado Italia al termine dei Campionati Italiani di Maratona di Ravenna (10 novembre scorso) dove Giomi conquistò il tricolore di specialità. “Le due sostanze sono contenute nel DELTACORTENE, uno dei vari farmaci che utilizzo per curare asma bronchiale ed allergia a pollini e graminacee , patologia dalla quale sono affetta dall’età pediatrica, con prima manifestazione di asma nel 2000, come ho potuto dimostrare al procuratore.
A gennaio di quest’anno avevo inoltrato una domanda di esenzione per fini terapeutici (“TUE”) per KENACORT (Triamcinolone acetonide), VENTOLIN (Salbutamolo) e FOSTER (Beclometasone e Formoterolo). Nella domanda, il dottore pneumologo dichiarava anche che “Il trattamento dell’asma bronchiale prevede l’uso di corticosteroidi e broncodilatatori”.
Nado Italia mi ha concesso un’esenzione per fini terapeutici relativa al KENACORT, con calendario di assunzione preciso, che ho rispettato assolutamente e ho presentato documentazione che certificasse la regolarità delle iniezioni.
Nella mia ingenuità delle procedure, ho creduto che la concessione del TUE si riferisse a tutti i medicinali che il mio quadro clinico rende necessari (e cioe’: ORALAIR – terapia desensibilizzante- FOSTER spray, KENACORT “in caso di attacco allergico acuto violento”, e DELTACORTENE – come da certificato rilasciato dal Reparto di Fisiopatologia ed Endoscopia Respiratoria del Comprensorio Sanitario di Bolzano).
Raggiunta telefonicamente l’altro ieri dalla Procura Antidoping, ho subito ammesso l’utilizzo di DELTACORTENE, non immaginando nemmeno che fosse un problema perche’ lo immaginavo coperto dal TUE. Ho anche aggiunto che la piu’ recente assunzione pre-gara era avvenuta il giorno prima (sabato 09 Novembre) a colazione, perché il giorno della gara non voglio assumere alcun farmaco, ma non c’entra niente…mi hanno spiegato che il corpo ci mette diversi giorni a espellere il principio attivo e comunque non potevo assumerlo in qualsiasi caso perché non autorizzata.
In sintesi: Ho risposto a tutte le domande con la massima trasparenza alla Procura che credo abbia compreso la buona fede con cui ho fatto ogni passo e l’etica con cui affronto la passione per la corsa.
La procedura prevede la sospensione cautelare in attesa di una posizione da parte del Tribunale Nazionale Anti-doping. Se vi state chiedendo come fa la campionessa italiana di maratona a non conoscere le procedure, vi scrivo solo che sono un’ atleta “semi-élite” che corre da nemmeno 3 anni, come amatore e appassionata di corsa; non sono seguita da un medico sportivo federale e non ho personale di supporto ad aiutarmi anche solo nella comprensione delle procedure (ho un grande allenatore che vedo di persona un weekend al mese, e non l’ho mai coinvolto nel tema, avendo pensato di aver fatto le cose bene prima di iniziare a farmi seguire da lui), e che quello di Ravenna e’ stato il primo test anti-doping della mia vita.
Ovviamente per me la corsa e’ una passione, non un lavoro, quindi attendo con serenita’ la decisione del Tribunale.
In conclusione: informatevi, informatevi, informatevi! Per uno sport pulito servono procedure, che possono sembrare complesse ma sono necessarie – e la legge non ammette ignoranza. Il personale di Nado Italia e’ a vostra disposizione per spiegarvi tutto, ed evitare che per una negligenza vi roviniate la carriera, anche quando mai vi sareste immaginati di fare qualcosa di sbagliato. Alla prossima! E domani per me sarà un altro giorno, un’altra corsa, un altro allenamento!”.
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