È stata presentata oggi in Campidoglio la 48esima Telepass Roma-Ostia, corsa di respiro internazionale e tra le più attese dai runner, organizzata dal Gruppo Sportivo Bancari Romani GSBRun in partnership con RCS Sports & Events, sotto l’egida della World Athletics e della Fidal, con il patrocinio di Roma Capitale e della Regione Lazio. Si tratta della mezza maratona più famosa d’Italia, evento in programma per domenica 5 marzo. Inserita nel calendario internazionale della federazione, la corsa è insignita della prestigiosa Label, il riconoscimento attribuito agli eventi che rispettano standard organizzativi e performance agonistiche di altissimo livello. I partecipanti, come di consueto, potranno sfidarsi su un percorso veloce di 21.000,97 metri che, attraverso la via Cristoforo Colombo, li porterà da Roma al mare. L’etiope Mogos Tuemay, che vanta un personale di 1h00.11 realizzato a Napoli nel 2022 (campione africano in carica sui 10 mila metri classificatosi quarto ai Trials etiopi di cross), si presenta da favorito. L’atleta sarà in gara ai campionati del mondo di corsa campestre in Australia fra due settimane. Il suo grande rivale sarà Wesley Kibichi (Kenia) con un personale di 59.57. Musa Mitei (Kenia) sarà il pacer che condurrà i campioni sui ritmi di livello mondiale, come vuole la tradizione per la gara romana. Presenti per l’Italia il carabiniere Daniele D’Onofrio, Yassine El Fathaoui e l’aviere Michele Fontana, recente vincitore della Corsa di Miguel.
La veneziana Giovanna Epis (Carabinieri Bologna), allenata da Giorgio Rondelli, attuale campionessa italiana, gareggerà per migliorare il suo personale di 1h10.15. Attesissima la keniota Dorcas Tuitoek che, forte di un personale di 1h06.33 corso a Istanbul, partirà con i favori del pronostico. Continua il trend positivo delle iscrizioni. Sono quasi 8000 i runner che hanno già prenotato un pettorale per la mezza del 5 marzo, provenienti da tutte le regioni italiane e dall’estero. “Roma rappresenta la bandiera dell’atletica italiana nel mondo e la Roma-Ostia è una pietra miliare del podismo su strada – le parola del presidente Fidal, Stefano Mei –. Dopo anni di isolamento, la corsa sta riacquistando il valore di aggregatore sociale: c’è voglia di stare insieme e di partecipare, forse più che di competere. Va detto che proprio la pandemia ha avvicinato a questa disciplina molte persone e in particolare i giovani, a cui sono felice di passare il testimone”.
“La mezza maratona di Roma registra i cambiamenti della società – spiega la vice-presidente vicaria del Coni, Silvia Salis – ne è da sempre una testimonianza, non solo per la maggiore presenza di stranieri ma per le tante donne che, sempre di più, la corrono. Grandi eventi come la RomaOstia sono una vera attrazione per tanti appassionati che ne percepiscono la qualità e l’affidabilità dal punto di vista organizzativo”. Infine Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute: “La mezza maratona RomaOstia è un brillante esempio di come lo sport porti benessere fisico e mentale. Questa competizione è un aggregatore di fasce sociali e di generazioni diverse. Ha un grande significato perché rappresenta un volano per la pratica sportiva. E ricordiamo come i risultati sportivi agonistici arrivino se si allarga la base”.