La 45^ Biella Oropa, classica di fine luglio posticipata ad ottobre a causa della pandemia ed andata in scena nel pomeriggio di sabato 10 ottobre, passerà certamente agli annali come l’edizione dei record. Sono stati ben 570 gli atleti che si sono dati battaglia lungo i 12,2km di un percorso quasi totalmente in salita, con partenza nel centro di Biella ed arrivo alle porte del maestoso Santuario di Oropa, luogo noto come sede di alcune tappe del Giro d’Italia di ciclismo.
I record, dicevamo. In una giornata iniziata con le defezioni di due dei più accreditati protagonisti, ovvero Xavier Chevrier e Sara Dossena, sono stati infatti frantumati i primati maschile e femminile della manifestazione. Tra gli uomini, il marocchino Omar Bouamer (GP Parco Alpi Apuane), capace di piazzare l’allungo decisivo in prossimità del Favero, ha tagliato il traguardo in 47’46’’, battendo il record del belga di origini marocchine El Hachimi, che resisteva dal lontano 2007. Alle spalle di Bouamer sono giunti rispettivamente Andrea Astolfi (CUS Pro Patria Milano), secondo con un ottimo 48’05’’ e Giuseppe Molteni (Atletica Desio), terzo in 48’59’’.
La gara femminile ha invece visto l’assolo dell’atleta britannica Emmie Collinge, residente a Sondrio e tesserata per l’Atletica Alta Valtellina. Per la Collinge una gara di testa in solitaria ed un arrivo ad Oropa in 50’59’’, un crono che migliora il 52’16’’ stabilito nel 2011 da Valeria Straneo. Grandi firme azzurre per gli altri due gradini del podio: l’eterna Catherine Bertone (Calvesi Aosta) ha chiuso al secondo posto in 55’53’’, mentre sul terzo gadino del podio è giunta la portabandiera dell’Aeronautica Sara Brogiato (56’41’’)