Con l’apertura di Casa RomaOstia, prevista nel Salone delle Fontane dell’EUR giovedì pomeriggio alle 15.00, è ufficialmente scattato il lungo fine settimana della Huawey RomaOstia, mezza maratona inserita come Gold Label nel programma Running 2019 della FIDAL. La gara, giunta quest’anno alla 45^ edizione, si svolgerà domenica 10 marzo, con partenza alle 9.15 in via Cristoforo Colombo. La prima RomaOstia, nel 1974, si corse su una distanza di 28km, portò al traguardo poco più di 300 atleti. Saranno, invece, oltre 10.000 i podisti che si cimenteranno domenica in una delle mezze maratone più veloci d’Italia: oltre 1.000 gli stranieri, in rappresentanza, tra l’altro, di Francia, Spagna, Regno Unito, Russia e Stati Uniti d’America.
PERCORSO – La partenza è posizionata in via Cristoforo Colombo, l’arteria che collega la città al litorale ostiense. Il primo tratto di gara viene percorso in direzione Roma; dopo l’attraversamento del Laghetto dell’EUR, si svolta verso l’ampio stradone di viale Europa, puntando via Primati Sportivi e costeggiando il Velodromo Olimpico. Dopo il transito in via dell’Oceano Pacifico e proseguimento verso via Cristoforo Colombo, ecco una prima breve salita all’intersezione con la Pontina, fino ad arrivare al bivio per il comprensorio Torrino Mezzocamino. Intorno al 10°km, è la volta della famosa e temuta Heart Break Hill della RomaOstia: una salita di circa 2,5km con pendenze non impossibili, ma certamente impegnative. In corrispondenza di Acilia, la strada inizia quindi a scendere per 1km, consentendo un graduale recupero delle energie, fino a diventare rettilinea e pianeggiante. I km dal 14° al 19° sono certamente i più veloci; superata la zona di Casal Palocco e Villa Plinio, intorno al km 19,5 è presente un ultimo tratto in leggera salita fino a piazzale Cristoforo Colombo. Da qui, sprint finale sul lungomare Lutazio Catullo di Ostia, per giungere alla linea del traguardo. Questa versione del percorso è stata introdotta in via definitiva nel 2011.
EDIZIONE 2018 – La gara dello scorso anno ha visto il successo dello statunitense di Portland Galen Rupp. L’allievo di Alberto Salazar è stato capace di sconfiggere l’agguerrito plotone africano, facendo segnare il tempo di 59’47’’, mancando di soli 5’’ il record della gara. Primo azzurro al traguardo è stato invece Luca Parisi (Campidoglio Palatino) che con il tempo di 1h08’00’’ ha ottenuto appena la 14^ posizione assoluta, a testimonianza dell’altissimo livello della competizione. In campo femminile, vittoria dell’etiope Hfatamenesh Haylu in 1h09’02’’. Bravissima Rosalba Console (Fiamme Gialle), prima azzurra e 6^ donna al traguardo con il tempo di 1h13’45’’.