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Cala il sipario sull’undicesima edizione della Giulietta e Romeo Half Marathon. E a riscrivere l’opera di Shakespeare ci ha pensato il Kenya. Vivian Kiplagat Jerono e Peter Kwemoi Ndorobo: sono loro i protagonisti della romantica sceneggiatura dell’edizione 2018.
In gara maschile non ce n’è per nessuno, e il Kenya domina la classifica fino alla quarta posizione. Gara noiosa e scontata, forse alcuni penseranno. E invece no. Un duello acceso dal primo all’ultimo metro di questi 21,097km veronesi. Un duello che ha visto lottare i due keniani Peter Kwemoi Ndorobo e Ishmale Chelanga Kalale gomito a gomito fino al traguardo. Alla fine fra i due è il primo ad avere la meglio. Ndorobo allunga il passo e negli ultimi metri guadagna quei 2” che lo portano a conquistare il gradino più alto del podio. In una gara dove terreno scivoloso e umidità hanno creato problemi ai più, i keniani hanno saputo regalare spettacolo al pubblico di casa. Affezionato al numero 1, Ndorobo chiude e vince in 1h01’01”, lasciando dietro di sè il connazionale Kalale, quindi secondo in 1h01’03”. L’ultimo posto disponibile sul podio lo conquista Reuben Kiprop Kerio, che porta a casa il terzo posto in 1h02’58”.
Nonostante il dominio africano, l’Italia si fa sentire. Con un’ottima prestazione, Francesco Bona (Atl.Aeronautica) conquista un dignitoso sesto posto in 1h04’43” , mentre solo 5” più tardi taglia il traguardo Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe) che, con un crono di 1h04’48”, conferma le sue grandi potenzialità di lungo fondista su strada.
Altra musica, invece, per la gara femminile. Nessun duello e nessuna sfida da sprint finale. Così, l’opera Shakespeariana, come da pronostico, viene interpretata correttamente dalla Giulietta Kenyana Vivian Kiplagat Jerono, prima in 1h11’59”. Non un gran tempo per lei, e nessun nuovo personale sulla distanza, ma sicuramente un buon test per la maratona che la vedrà tra le protagoniste in gara, l’8 aprile, alla maratona milanese. Il secondo posto va all’azzurra Anna Incerti, affezionata e molto legata a questa gara. Chiude con un tempo che non la soddisfa, e che sicuramente non é lo specchio del valore assoluto dell’atleta che veste la maglia G.s. Fiamme Azzurre. Sappiamo quanto vale, e la Incerti stessa pure. Consapevole che la condizione fisica attuale non le avrebbe permesso una prestazione migliore di 1h14’01”, l’azzurra Anna Incerti sa che il risultato veronese sarà un buon punto di ripartenza per la sua preparazione, che la porterà ad una probabile partecipazione sulla distanza regina questa primavera.
A seguire, a chiudere il podio, ci pensa Claudia Pinna (Cus Cagliari) ormai una certezza e sempre protagonista su ogni distanza, qui a Verona, e alla Giulietta e a Romeo Hakf Marathon è terza in 1h14’53”. Poi, ancora Italia. Attardata di quasi un minuto, Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo), che chiude quarta in 1h15’42”, mentre quinta l’altra italiana Anna Spagnoli (Edera Atl.Forlì) che taglia il traguardo in 1h17’02”.