[the_ad id=”10725″]
Non ha tradito le attese la 23^ Corsa internazionale “Città Archeologica” che si è svolta martedì 1 maggio a Oderzo nel trevigiano, lungo un percorso cittadino di 10km. L’umo più atteso, il norvegese Sondre Moen, allievo di Renato Canova e unico uomo bianco capace di scendere sotto le 2h06’ (2h05’48’’ nel dicembre 2017 a Fukuoka in Giappone, ndr), ha rispettato i pronostici della vigilia. Davanti al pubblico delle grandi occasioni, Moen ha impiegato poco più di un km a prendere le misure agli avversari, imponendo un ritmo insostenibile per la concorrenza. Per lui gara completata in 28’44’’. Alle sue spalle è giunto un ottimo Stefano La Rosa (G.S. Carabinieri), che con 29’07’’ precede al fotofinish Lorenzo Dini (Fiamme Gialle, 29’08”).
Diverso invece l’andamento della gara femminile, prevista sulla distanza di 5km. Una gara intensa decisa solo nel finale, grazie all’allungo nell’ultimo km della romena Roxana Birca, a cui sono in grado si rispondere soltato le azzurre Giovanna Epis (G.S. Carabinieri) e Fatna Maraoui (Esercito), entrambe selezionate per correre la maratona ai prossimi Campionati Europei. La volata finale è appannaggio della Birca che chiude in 16’17’’, precedendo di un solo secondo la Epis. Terza la Maroui con un crono di 16’23’’.