Alla 4^ Maratonina di San Biagio – al via domenica 5 novembre sulle strade del Comune di San Biagio di Callalta (Treviso) – ci sarà anche il bellunese Abdoullah Bamoussa, reduce dal debutto nella maratona a Venezia, dov’è stato il migliore degli italiani (ottavo), dopo ottimi trascorsi in pista (finalista nei 3000 siepi agli Europei di Amsterdam 2016 e azzurro nella stessa specialità all’Olimpiade di Rio de Janeiro). Occhi puntati poi sul trevigiano Giacomo Esposito, a sua volta reduce dalla Venicemarathon, dove si è piazzato proprio alle spalle di Bamoussa, e sul poker di keniani costituito da Rodgers Maiyo (1h01’56” di record personale), Frederick Kipkosgei Kiptoo (1h02’13”), David Kiplagat Tum (1h03’04”) e Hosea Kiplagat Chemunyan (1h07’19”). Oltre a Esposito, l’Atletica San Biagio, società di casa, presenterà il gambiano Ousman Jaiteh (1h05’27”), bronzo nell’edizione 2022, il giovane Vincent Dominin, reduce dal sesto posto dei campionati italiani under 23 di Telese Terme e quarto l’anno scorso, e Roberto Fregona, quinto nel 2022. Punta in alto anche Roberto Graziotto (1h08’15”).
Nella gara femminile l’atleta da battere sarà l’etiope Asmerawork Bekele Wolkeba, già argento nella veloce edizione del 2021, accreditata di un record personale di 1h12’10”. Correrà con l’obiettivo del podio anche la vicentina Marta Fabris (1h16’52”). Al via anche Camilla Spagnol e due portacolori dell’Atletica San Biagio, Giulia Delgado e Mirela Djurdjevic. Non cambia il percorso delle prime tre edizioni. Si parte nei pressi della pista di atletica di San Biagio di Callalta, mentre il traguardo sarà posto di fronte al municipio. Il tracciato, dotato di omologazione Fidal di categoria A, sarà una sorta di anello completamente pianeggiante, da percorrere in senso antiorario, che toccherà anche le frazioni di Rovarè, Sant’Andrea di Barbarana, Fagarè e Cavriè. Un momento particolarmente significativo sarà rappresentato dal transito degli atleti davanti al Sacrario Militare di Fagarè, monumento funebre in cui riposano i resti di oltre 10.000 soldati morti nel corso delle sanguinose battaglie che si combatterono lungo le sponde del Piave tra il 1917 e il 1918.