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Un Mondiale storico, con qualche polemica. Il Sudafrica batte 12-11 gli All Blacks a Parigi, conquistando il quarto titolo iridato della sua storia. Ma non mancano le discussioni per la direzione dell’arbitro Wayne Barnes e dell’addetto tv Tom Foley, entrambi inglesi, per via dell’espulsione di capitan Sam Cane che ha lasciato i neozelandesi con un uomo in meno per 44 minuti. Il provvedimento è stato preso per un placcaggio al collo di Jesse Kriel, ma due ex All Blacks come Israel Dagg e John Kirwan non hanno condiviso la decisione di trasformare il giallo in rosso. Per Dagg la palla ovale “sta perdendo spettacolarità a causa dell’uso sempre più frequente dei cartellini per sanzionare il gioco falloso”. “L’intervento era grave ma i dirigenti del rugby dovrebbero avere come priorità quella di spostare le sanzioni il più possibile alle squalifiche piuttosto che su un’espulsione che ha squilibrato la gara”. Kirwan, ex ct dell’Italia, ha lamentato che anche il sudafricano Siya Kolisi mertitava l’espulsione per una testata per cui è stato solo ammonito. “Mi viene da piangere per Sam Cane, è così dura per lui”, ha commentato, “non so perché il giallo a Kolisi non sia diventato un rosso”.
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