
Inghilterra-Italia - Foto David Davies PA Wire/PA Images / IPA
L’Italia esce sconfitta dal confronto con l’Inghilterra nella quarta giornata del Sei Nazioni 2025. Nel tempio di Twickenham i padroni di casa si impongono con un netto 47-24, centrando la terza vittoria consecutiva nel torneo che gli vale il secondo posto in classifica. Le sette mete messe a segno valgono infatti il punto di bonus ai Tre Leoni, che si portano a -1 dalla Francia capolista. Gara a due volti quella degli azzurri, che dopo un primo tempo positivo accusano un blackout fatale in avvio di ripresa: le tre mete inglesi nel giro di 10′ chiudono infatti la partita con un altro passivo pesante per l’Italia.
Si tratta della 32esima sconfitta in altrettanti incontri con l’Inghilterra, anche se rispetto alla debacle interna contro la Francia sono arrivati comunque dei leggeri passi avanti per i ragazzi del CT Quesada. A una gara dal termine, contro l’Irlanda gli azzurri dovranno difendere la quinta posizione con un punto di margine sul Galles, impegnato proprio contro la nazionale inglese.

Sei Nazioni: la cronaca di Inghilterra-Italia
L’Inghilterra preme sull’acceleratore fin da subito e va in meta dopo 4′ con Tom Willis. Tutto nasce da una palla persa di Varney, poi è troppo facile l’avanzamento della squadra di casa, con l’offload di Freeman per Willis lanciato a meta. Finn Smith trasforma il 7-0, ma non si placa la fame inglese, che continua a spingere. Dopo 8′ è determinante Menoncello, che salva tutto con un placcaggio decisivo su Freeman ed evita la seconda meta inglese. L’Italia prende coraggio e al 14′ sfrutta la prima occasione: palla rubata da Brex, apertura per Ioane che da posizione laterale manda Ange Capuozzzo in meta con un calcio alto millimetrico. Garbisi trasforma ed è parità a quota 7. La formazione di Quesada avrebbe anche l’occasione per andare in vantaggio, ma Garbisi questa volta sciupa una punizione da posizione abbastanza comoda.
Al 27′ l’Inghilterra torna avanti con la meta di Tommy Freeman: calcetto mancino millimetrico di Elliot Daly, che taglia in due la difesa azzurra e permette all’ala di Northampton di raccogliere e andare facilmente in meta. Smith trasforma ed è 14-7, ma anche in questa occasione l’Italia risponde presente con una splendida meta di Ross Vintcent: Capuozzo con una finta raddrizza la corsa e accelera lasciando sul posto la difesa inglese, serve Vintcent che fa andare le gambe e sigla la meta che vale il pareggio sul 14-14 con la la trasformazione di Garbisi.
L’Inghilterra reagisce subito e si porta rabbiosamente in attacco, e con un ribaltamento di lato sulla sinistra trova un liberissimo Ollie Sleightholme, che va in meta. La trasformazione di Smith trasforma vale il 21-14, ma non è finita qui perché prima di andare a riposo gli azzurri riescono a ricucire lo strappo: Vintcent molto bene nel punto d’incontro guadagna un fallo e una punizione da zona centrale. Per Garbisi è un gioco da ragazzi andare tra i pali ed è 21-17, risultato con cui si va all’intervallo.

Nel secondo tempo crolla l’Italia
L’avvio di ripresa è molto negativo per gli azzurri, che subiscono la pressione dei padroni di casa. Dopo pochi minuti arrivano subito due mete: prima un gran lavoro di Stuart in avanzamento permette a Marcus Smith di bruciare la difesa e andare in meta, poi al 47′ il raccogli e vai di Tom Curry marca un altro +5. In entrambe le occasioni Finn Smith trasforma e l’Inghilterra prende il largo sul 35-17. Il parziale dei Tre Leoni non si placa: gli azzurri pasticciano e consentono il recupero di palla a Itoje, poi una serie di passaggi ravvicinati mandano a marcare Sleightholme, servito da Jamie George a due passi dalla linea di meta. Finn Smith conferma il 100% di trasformazioni e fa 42-17.
Il rischio imbarcata si avvicina, ma gli azzurri ritrovano la bussola e riprendono a giocare come fatto nel primo tempo, tenendo per quanto possibile in difesa. Al 71′ arriva anche la meta che diminuisce parzialmente il passivo: un gran lavoro di spinta sulle gambe di Zuliani gli consente di avanzare e arrivare a un passo dalla linea di meta, poi è Tommaso Menoncello a marcare facilmente la meta. Garbisi trasforma e gli azzurri si riavvicinano sul 42-24. A tempo scaduto l’Inghilterra arrotonda il risultato con la settima meta: palla persa sanguinosa dell’Italia sulla linea dei 22, Ben Curry ruba palla e serve Ben Earl, libero di andare in meta a marcare il definitivo 47-24.
Le pagelle
TOP
Finn Smith: (quasi) perfetto con le trasformazioni e preciso coi calci anche durante le fasi di gioco. C’è il suo importante zampino nella vittoria inglese
FLOP
Il secondo tempo dell’Italia: come nelle recenti uscite, anche oggi il quindici di Quesada è crollato nei secondi 40′. Primo tempo che al netto di qualche errore aveva lasciato intravedere diversi buoni spunti, tutto però vanificato dall’atteggiamento rinunciatario di inizio ripresa.

Gonzalo Quesada, head coach of Italy, during the Six Nations rugby match between Italy and Wales at Olimpico stadium in Rome (Italy), February 8, 2025.
Italy vs Wales, Six Nations Trophy 2025, Rugby, Stadio Olimpico, Rome, Italia – 08 Feb 2025
Le parole dei protagonisti
Il CT azzurro Gonzalo Quesada ha parlato così ai microfoni di Sky Sport al termine della gara tra Italia e Inghilterra del Sei Nazioni: “Abbiamo fatto un buon primo tempo ma concediamo ancora qualche meta troppo facilmente. Il gioco al piede e quello alla mano hanno funzionato abbastanza bene all’inizio. Nella ripresa però abbiamo subito tre mete in 10 minuti, in questo modo non possiamo competere, anche se il carattere mi è piaciuto di più rispetto alla scorsa settimana. Vedremo che soluzioni trovare contro l’Irlanda per migliorare la disciplina e in difesa“. Poi sui cambi: “Vintcent ha avuto un problema all’anca e ho dovuto sostituirlo. Sul 35-17 abbiamo deciso di mettere dentro energie fresche, l’idea era quella di non continuare a soffrire in difesa“.
Sempre a Sky ha parlato anche il capitano Michele Lamaro: “Siamo stati un po’ incostanti e questo ci è costato la partita. Nei dieci minuti in avvio di ripresa abbiamo permesso loro di prendere il vantaggio, nonostante l’obiettivo fosse quello di entrare in campo per segnare per primi. Abbiamo attaccato un po’, ma loro hanno sfruttato le prime due occasioni. Bisogna mettere a punto i piccoli dettagli. C’è un motivo per cui certe squadre sono superiori a noi nel ranking. Sappiamo quali sono i nostri punti di forza quando lavoriamo di squadra. Oggi a larghi tratti lo abbiamo fatto vedere, difendendo spesso bene nei nostri cinque metri. Forse ci alleneremo una sola volta insieme prima dell’Irlanda. Ora bisogna recuperare le energie fisiche rimaste e mettere concentrazione nell’allenamento“.

Le partite di ieri
Nella giornata di ieri sono andate in scena le altre due sfide di questa quarta giornata del Sei Nazioni 2025. Al Murrayfield di Edimburgo la Scozia ha inflitto al Galles la 16esima sconfitta consecutiva, trionfando 35-29. Dopo un inizio positivo per i Red Dragons, i padroni di casa hanno risposto con due mete di Kinghorn e Jordan (14-3). Il Galles ha poi accorciato con Murray, ma la Scozia torna a macinare grazie alle mete di Darcy Graham (su invenzione di Finn Russell) e di Tom Jordan, su regalo della difesa avversaria (28-8) che vale anche il punto bonus. Nella ripresa ancora Kinghorn ha firmato il 35-8, prima della tardiva reazione dei dragoni con Thomas e Williams, poi la meta a tempo scaduto di Llewellyn fissa il risultato sul definitivo 35-29.
Nell’altra gara, la Francia ha superato 42-27 a domicilio l’Irlanda. Dopo un avvio equilibrato sono gli ospiti a sbloccare la gara con la meta di Bielle-Biarrey, sfruttando anche la superiorità numerica data dal cartellino giallo a McCarthy. Alla mezz’ora la Francia perde per infortunio il suo fuoriclasse, Antoine Dupont, ma un calcio realizzato da Ramos permette di mantenere il vantaggio. Nella ripresa l’Irlanda mette la freccia con la meta di Sheehan (13-8), ma la risposta dei transalpini è immediata con Boudehent e ancora Bielle-Biarrey che ribaltano la situazione (13-22). Jegou e Penaud chiudono poi di fatto la gara, regalando ai Bleus il primato in classifica. Nel finale le mete di Healy e Conan rendono meno amaro il passivo per il Wolfhounds. finendo 42-27. La Francia sale al primo posto con 16 punti, mentre l’Irlanda resta seconda con 14.