Tra i segreti che hanno permesso all’Italrugby di produrre ultimamente prestazioni convincenti, c’è sicuramente la nuova tattica adottata da coach Kieran Crowley, il quale ha assegnato compiti importanti ai piloni e ai tallonatori, molto più della semplice “carica” con il pallone ovale tra le mani. Ne è ben contento il 26enne Giacomo Nicotera, grande protagonista della Nazionale azzurra.
“Nel rugby le capocciate ci sono sempre e comunque, ovunque tu vada – ha affermato l’italiano –. Il tallonatore ormai è coinvolto in molti aspetti del gioco aperto, e questa mentalità mi piace molto. Il nostro ct ci sta dando la mentalità giusta per attaccare, osare e giocare. C’è sempre un po’ di pressione, ma quando vedi che gli ingranaggi funzionano è esaltante. L’opzione del calcio è sempre presente, ma la nostra intenzione è quella di giocare”.
L’Italia è ormai vicina al proprio esordio nel Sei Nazioni, competizione nella quale affronterà subito la Francia. “Sappiamo che sarà uno scontro fisico durissimo, contro un pack molto pesante come quello della Francia. Ma arriviamo a questo match con tanta fiducia dopo il tour di novembre: abbiamo analizzato il lavoro fatto con la mischia e abbiamo visto, anche parlando con gli arbitri, che diamo sempre un’immagine molto buona del nostro pacchetto e di come lavoriamo. Siamo pronti per la battaglia”.
Infine, una riflessione su ciò che Nicotera sta vivendo in questo particolare momento della sua carriera. “Per me questo torneo sarà molto importante. Non sono un giovanotto, anche se sono alle prime presenze, ma so di avere un certo tipo di background, adesso devo essere consistente e competitivo. Onestamente, se all’inizio dello scorso Sei Nazioni mi avessero detto che il mio 2022 sarebbe stato così bello non ci avrei creduto. Sono arrivato a Treviso da quinto tallonatore: sapevo di dover lavorare tanto ma non sapevo che sarebbe successo tutto questo, non così in fretta”.