Allo Stade de France l’Italia di O’Shea subisce una dura lezione contro i padroni di casa della Francia. I transalpini dimostrano di essere su un altro piano fisico rispetto a quello degli azzurri e vincono per 47-19. In vista dell’esordio mondiale, andranno evitate le difficoltà mostrate nell’uno contro uno.
LA CRONACA – Inizio complesso per gli azzurri che accusano l’inizio di partita veemente della Francia. I transalpini vanno in meta con Huget dopo soli due minuti di gioco al termine di un’azione sviluppata tutta in velocità. Subita la scoppola immediata, i nostri hanno il merito di non farsi schiacciare psicologicamente. La reazione è scintillante. Dopo oltre dieci minuti di pressione offensiva, arriva la meta italiana con Bellini al centro dei pali.
La facile realizzazione di Allan ci porta poi al contro-sorpasso quando il cronometro segna il 19′ (5-7). La Francia appare in confusione subendo due ammonizioni contemporanee, ma quattro minuti più tardi Huget costringe lo stesso Bellini a fermarlo con le cattive mentre era lanciato in meta. Dopo il consulto del Var l’arbitro decide di assegnare la meta tecnica (12-7) e dare il giallo all’azzurro.
Un episodio che cambia inevitabilmente la partita. I francesi tornano a spingere e trovano una nuova meta grazie alla propria mischia che fa valere la maggiore forza fisica. Si va all’intervallo sul 19-7 a favore dei padroni di casa.
LA RIPRESA – In avvio di secondo tempo la Francia è letteralmente devastante con due mete nei primi cinque minuti trovate da Dupont e Iturria (33-7). La replica dell’Italia arriva a seguito di un’invenzione personale di Polledri, prima della nuova realizzazione transalpina con Lauret. Prima del termine, i francesi vanno in meta anche con Lauret e Ibarra trovando costantemente le trasformazioni del cecchino e figlio d’arte Ntamack. Finisce 47-19: per O’Shea sono molti i punti su cui riflettere.