
Italia-Irlanda - Foto Marco Iacobucci / IPA Sport / IPA
L’Italia lotta ma cade all’Olimpico 22-17 contro l’Irlanda nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2025. Prova coraggiosa degli uomini di Quesada, che fanno partita pari con una delle formazioni leader del ranking mondiale (precedenti 33-4, unica vittoria al Sei Nazioni 16 marzo 2013). Ottimo avvio degli azzurri, che vanno in vantaggio con la meta di Ioane al 12′. Allan trasforma per il 7-0 iniziale. Incontro fisico e diversi giocatori dell’Italia ne pagano le conseguenze. Infortunio alla spalla destra per Lamb-Cona, che al 19′ è costretto a lasciare spazio a Cannone. Cinque minuti più tardi (24′) arriva il pareggio dell’Irlanda con la meta di Keenan e la trasformazione di Crowley. Altre due defezioni per Quesada, che al 29′ perde sia Negri (dentro Lamaro) che Cannone (dentro Vintcent). Attacco azzurro in stallo e ci pensa il calcio di Allan (32′) a riportare l’Italia davanti sul 10-7. La partita gira nel finale di primo tempo. Grave disattenzione di Lamaro, che prova a contestare la palla in una mischia da terra. Fallo, giallo e azzurri in inferiorità numerica per i successivi dieci minuti. L’Irlanda è cinica e chiude la prima frazione sopra 12-10 con la meta di Sheehan (40′). La squadra di Easterby sfrutta l’uomo in più e allunga sul 17-10 sempre con Sheehan (47′). Italia tradita dalla disciplina. Torna in campo Lamaro e si fa ammonire dopo pochi secondi Vintcent, che si farà poi espellere appena rientrato in campo al 57′. Azzurri in inferiorità numerica per 20 minuti. Irlanda che cala di attenzione e arriva la meta di Varney (64′), con trasformazione di Allan, che riapre tutto sul 22-17. Nel finale l’Italia ci prova, ma esce battuta tra gli applausi dell’Olimpico di Roma.
Le pagelle

Ioane (voto 7.5): primo tempo di grande spessore. Cala nella seconda frazione, ma l’Italia entra in partita grazie alle sue azioni nella prima frazione.
Capuozzo (voto 7): ben contenuto dalla difesa irlandese, ma è sempre da lui che partono gli attacchi dell’Italia. Ispira la meta di Varney auto lanciandosi con un drop di dieci metri.
Allan (voto 6.5): presenza costante nei tabellini dell’Italia. Non sbaglia quando è chiamato a trasformare le mete e a mettere dentro i calci.
Lamaro (voto 4.5): entra con la voglia di spaccare il mondo, ma si fa ammonire dopo dieci minuti commettendo un errore gravissimo per un giocatore della sua caratura.
Vintcent (voto 4): si fa ammonire anche lui dopo essere subentrato a Cannone. Si fa espellere appena rientrato in campo pregiudicando i sogni di rimonta dell’Italia.
La Francia batte la Scozia e vince il Sei Nazioni, cucchiaio di legno al Galles
Allo Stade de France, invece, va in scena la festa dei padroni di casa guidati da Fabien Galthié: la Francia deve battere la Scozia per rimettere le mani sul trofeo e tornare così a vincere dopo gli ultimi due successi targati Irlanda. Partono forte i padroni di casa, che passano in vantaggio con il piazzato di Ramos, trovando la prima meta al 18′ con Moefana sfruttando al meglio l’ammonizione di Ritchie pochi minuti prima. Al 21′ è Mauvaka a lasciare i suoi con un giocatore in meno, e la Scozia accorcia sul 13-10 con la meta di Graham. Anche Gros verrà ammonito più avanti, stavolta per placcaggio alto, ma i transalpini tengono e vanno al riposo avanti sul 16-13. Nonostante l’inferiorità, la ripresa si apre con la meta di Bielle-Biarrey e la conversione di Ramos (23-13). Lo stesso Ramos troverà a sua volta una meta, prima che Moefana chiuda i conti realizzando la quarta della partita per la Francia, che può festeggiare. Una vittoria decisamente meritata per i francesi, che chiudono il torneo con il record di 30 mete realizzate (battute le 29 segnate dall’Inghilterra nel 2001).
La classifica finale
- Francia (4V – 1 P) 21 punti
- Inghilterra (4V – 1P) 20 punti
- Irlanda (4V – 1P) 19 punti
- Scozia (2V – 3P) 11 punti
- Italia (1V – 4P) 5 punti
- Galles (0V – 5P) 3 punti