[the_ad id=”445341″]
Si chiude con una sconfitta l’esperienza dell’Italia al Sei Nazioni 2023 di rugby femminile. Al “Lanfranchi” di Parma le Azzurre lottano alla pari nel primo tempo con il Galles, ma poi cedono nettamente nella ripresa e alla fine escono dal campo con il risultato finale di 10-36 in favore delle gallesi. Decisiva sicuramente la maggior fisicità delle avversarie, per un’Italia che ha sicuramente mostrato una buona tecnica offensiva ma anche troppi errori in fase di possesso e ripartenza che sicuramente hanno agevolato il compito del Galles. Il bilancio finale è quindi di una vittoria e quattro sconfitte per le ragazze del ct Giovanni Raineri.
La cronaca – La partita inizia con grande equilibrio, Bevan porta il Galles sul 3-0 ma l’Italia riesce a difendersi abbastanza bene pur faticando a inserirsi nei 22 metri avversari. La partita sembra mettersi male al 24′, quando Lewis marca la meta gallese che vale il 10-0. La reazione dell’Italia però è immediata, con le Azzurre che vivono un quarto d’ora di altissimo livello: prima la meta di Madia, poi il calcio di Sillari che prima trasforma la meta e poi mette la punizione del 10-10. Sull’onda dell’entusiasmo le Azzurre sfiorano anche la meta del vantaggio, ma proprio nel momento migliore arrivano due ingenuità difensive decisamente evitabili che portano alla meta di Tuipulotu proprio negli ultimi secondi del primo tempo. Le due squadre vanno così all’intervallo con il Galles in vantaggio 10-17.
Il secondo tempo si apre ancora con grande spirito agonistico da entrambe le parti, ma ben presto si capisce come il Galles riesca a sfruttare maggiormente la miglior fisicità rispetto alle Azzurre. Harries trova la meta al 50′ sugli sviluppi di rimessa, pochi istanti dopo la grande ovazione del pubblico per Sara Barattin che esce e pone fine alla sua carriera in azzurro dopo 116 presenze in nazionale. A complicare le cose anche il brutto infortunio di Giada Franco, vittima di una distorsione al ginocchio che sarà approfondita nelle prossime ore. Gli errori dell’Italia aumentano e da uno di questi nasce la meta di Callender, che al 60′ fissa il risultato sul 10-29. Nel finale c’è spazio anche per la meta di Lake, poi trasformata per il 10-36 su cui si chiude la contesa.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]