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Italrugby - Foto PA Wire/PA Images/IPA
Inizia con una sconfitta dolorosa il Sei Nazioni 2025 dell’Italia. Dopo la miglior edizione di sempre, chiusa dagli Azzurri lo scorso anno con due vittorie e un pareggio, gli uomini del ct Gonzalo Quesada escono sconfitti dalla trasferta di Edimburgo venendo sconfitti 31-19 dalla Scozia. A Murrayfield Lamaro e compagni pagano a caro prezzo il pessimo avvio di partita, con il break di 14-0 subito nei primi dieci minuti che costringe a una grande rimonta. Mancano poi le forze nell’ultimo quarto di partita, con gli scozzesi che allungano nuovamente vincendo con tanto di punto di bonus. Gli Azzurri lasciano il campo preoccupati per le condizioni di Lamaro. Il capitano tricolore ha subito una brutta distorsione al ginocchio e le sue condizioni verranno chiarite solo dagli esami, in programma per i prossimi giorni.
Restano quindi due le vittorie italiane in casa della Scozia, datate ormai 2007 e 2015. Non si replica il successo dello scorso anno, quando all’Olimpico gli Azzurri si imposero 31-29. Ci si aspetta una reazione fin da sabato prossimo, quando a Roma arriverà il Galles. I Dragoni vorranno però riscattare la disfatta subita ieri sera a Parigi, con la Francia che si è imposta con un eloquente 43-0.
Poche ore più tardi, l’Irlanda scende in campo contro l’Inghilterra. Una sfida attesa dal panorama del rugby e dalle stesse formazioni: lo scorso anno, fu proprio l’Inghilterra a impedire all’Irlanda di ottenere il Grand Slam. Le Le due nazionali si sfidano a poche lunghezze di distanza e al termine degli ottanta minuti, sono gli irlandesi a spuntarla per 27-22. I padroni di casa – campioni in carica – sono tra i favoriti per la vittoria del titolo e hanno iniziato il proprio cammino con un’importante prova di forza.
La cronaca del match
Parte forte la Scozia, che subito dopo due minuti raccoglie la prima punizione. Il calcio viene battuto rapidamente senza andare per i pali e c’è la meta di Rory Darge, con Russell che trasforma per l’immediato 7-0. L’impatto fisico dei padroni di casa mette in seria difficoltà l’Italia, che fatica a trovare placcaggi efficaci. La reazione dei ragazzi di Quesada tarda ad arrivare e così dopo otto minuti c’è già la meta in campo aperto di Jones che piazza il pallone in posizione centrale per la più comoda delle trasformazioni da parte di Russell che mette a segno il 14-0. Dopo questi dieci minuti piuttosto “traumatici”, l’Italia inizia a macinare gioco riuscendo a difendere meglio. Ecco così che arrivano i primi punti con il piede di Tommaso Allan, che mette due calci in tre minuti consentendo agli Azzurri di accorciare con merito sul 14-6.
La Scozia fatica in mischia ordinata, ma sfrutta alla grande la maul che al 30′ vale la terza meta ai padroni di casa. La segna White, al termine di un’azione molto ben manovrata che stavolta non dà grande rammarico ai nostri. Il calcio di Russell non trova i pali, per cui il punteggio va sul 19-6. L’Italia rischia tantissimo poco dopo ma si salva con una grande mischia, che poi porta anche al terzo calcio vincente di Allan poco prima dell’intervallo. Si va quindi al riposo con la Scozia in vantaggio di dieci lunghezze sul 19-9.
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Nel secondo tempo la Scozia prova a ripartire forte ma un grande Menoncello propizia il recupero che porta alla quarta punizione vincente di Allan. L’Italia si riporta quindi a distanza di break sul 19-12 e all’improvviso Brex recupera la palla in campo aperto involandosi per la prima meta azzurra di oggi. Tutto facile per il piede di Allan, che dopo 47 minuti firma l’aggancio sul 19-19. Arriva la prevedibile reazione scozzese, spinta anche dal pubblico di Murrayfield. L’Italia risponde colpo su colpo, ma al 61′ arriva il placcaggio sbagliato che spalanca il campo all’attacco dei padroni di casa. Ecco così la meta di Huw Jones, che vale il punto bonus e soprattutto il 26-19 dopo la trasformazione di Russell.
La meta subita riporta all’Italia i fantasmi di inizio partita, Kinghorn domina in mezzo al campo e ben presto arriva anche la quinta meta di squadra e la terza personale di Jones che mette in mostra tutte le difficoltà di oggi dell’Italia nel fondamentale del placcaggio. Russell sbaglia la trasformazione, ma rimane comunque un 31-19 che di fatto mette in ghiaccio il risultato. L’Italia ci prova in tutti i modi e arriva a un passo dalla linea di meta, ma una lunga fase offensiva si conclude con la palla persa in avanti da Gesi al 73′. Negli ultimi minuti gli Azzurri continuano ad attaccare con generosità, ma la difesa scozzese lavora benissimo evitando anche la meta che sarebbe valsa il punto di bonus all’Italia.
Le parole del CT Gonzalo Quesada e di Capuozzo
“Anche lo scorso anno è stato simile, abbiamo iniziato sul 14-0, poi abbiamo reagito. Si vede che manca un po’ di lavoro, oggi hanno segnato quattro mete facili. La differenza è stata qui“. Sono queste le parole del ct Gonzalo Quesada, che ha commentato la prestazione dell’Italrugby ai microfoni di Sky. “Hanno segnato facilmente su 2-3 azioni che dobbiamo e sappiamo controllare. Sul 19-19 alcuni particolari hanno fatto la differenza e su questi dobbiamo lavorare. Avevamo iniziato male, ma eravamo tornati in gara e potevano fare meglio. Anche con un primo tempo irregolare e con momenti positivi ma tanti complicati siamo comunque rimasti in gara. Sul 19-19 erano un po’ in difficoltà, ma poi hanno fatto una meta facile e sono tornati ad avere fiducia e noi ci siamo persi. Questa è la stata la fase chiave del match, purtroppo hanno potuto segnare facilmente”.
La parola passa poi ad Ange Capuozzo: “I primi minuti sono stati difficili per noi, abbiamo fatto qualcosa positiva ma molte negative. Non siamo riusciti a stare costanti per tutta la gara, ci sono diverse cose da rivedere in vista della prossima gara. E’ stata una buona scelta di prendere sempre i punti nel primo tempo, a questi livelli è giusto stare a contatto nel punteggio. Abbiamo fatto poi alcuni errori di concentrazione e non possiamo permettercelo“.
Scozia-Italia 31-19, il tabellino del match
Scozia: Schoeman (51′ Sutherland), Cherry (50′ Ashman), Z.Fagerson (68′ Hurd), J.Gray (56′ Brown), Gilchrist, Ritchie (50′ Dempsey), Darge, M.Fagerson, White (56′ Horne), Russell, Van der Merwe, McDowall (56′ Jordan), Jones, Graham (72′ Rowe), Kinghorn.
Tecnico: Gregor Townsend
Italia: Fischetti (67′ Rizzoli), Nicotera (51′ Lucchesi), Ferrari (50′ Riccioni), Lamb (54′ Ruzza), Ruzza (42′ N.Cannone), Negri, Lamaro (62′ Zuliani), L.Cannone (54′ Vintcent), Page-Relo (62′ A.Garbisi), Garbisi, Ioane (67′ Gesi), Menoncello, Brex, Capuozzo, Allan.
Tecnico: Gonzalo Quesada
Mete: Darge, Jones, White, Brex, Jones, Jones
Scozia-Italia, top e flop: cuore Menoncello, Kinghorn e Jones i fari scozzesi
ITALIA
TOP
Tommaso Menoncello: soffre anche lui l’inizio molto aggressivo degli avversari, ma poi sale in cattedra e mostra a tutti perchè sia stato eletto miglior giocatore del Sei Nazioni 2024. Sbaglia pochissimo, ma purtroppo non basta.
Juan Ignacio Brex: oltre alla meta, si conferma grande diga centrale insieme a Menoncello, ennesima prestazione solida e positiva della sua storia in maglia azzurra.
FLOP
Ange Capuozzo: si vede pochissimo, riceve davvero pochi palloni e sembra lontano parente di quello che era diventato uno dei leader di questa squadra. Ci si aspetta una reazione fin dal prossimo impegno.
SCOZIA
TOP
Huw Jones: con tre mete all’attivo è quasi inevitabilmente il man of the match, una costante spina nel fianco di una difesa italiana decisamente rivedibile e da registrare
Blair Kinghorn: leader assoluto della squadra vista oggi a Murryfield, giganteggia in fase aerea ma più in generale in mezzo al campo con tante scelte azzeccate.