Si apre con una sconfitta il Sei Nazioni 2024 dell’Italia, che all’Olimpico di Roma cede 24-27 all’Inghilterra al termine di una partita dai due volti. Primo tempo splendido per gli Azzurri del ct Quesada, poi un secondo tempo di grandi difficoltà e sofferenze solo parzialmente riscattato dalla meta finale. Alla fine comunque si registra il passivo di soli tre punti, il più piccolo di sempre contro i Bianchi della Rosa che rimangono la squadra mai battuta dall’Italrugby insieme agli All Blacks neozelandesi.
Da segnalare le tante assenze con cui l’Italia ha dovuto fare i conti, su tutte quella di Ange Capuozzo messo ko nelle scorse ore da una gastroenterite ma anche quelle di Iachizzi, Ferrari, Riccioni, Nemer, Lamb e Odogwu. Adesso il prossimo impegno è in programma domenica prossima, con la trasferta di Dublino sul campo dell’Irlanda.
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La cronaca – Buona partenza dell’Italia, che risponde colpo su colpo agli inglesi e si porta in vantaggio dopo cinque minuti con il piazzato di Allan per il 3-0. Al 12′ l’avvio positivo dell’Italrugby assume ben altri contorni con la meta di Alessandro Garbisi: lo spettacolare off-load di Brex apre il campo a Lorenzo Cannone, che serve il compagno di squadra al meglio. Allan non sbaglia la comoda trasformazione e così l’Olimpico festeggia un inaspettato 10-0.
La parte centrale del primo tempo vede la naturale e attesa reazione dei Bianchi della Rosa, che si sbloccano con il piede di Ford e la meta di Daly per il 10-8 (Ford manca la trasformazione da posizione defilata). L’Italia però continua a giocare e al 26′ trova la seconda meta, ancora una volta senza errori avversari ma con una splendida costruzione: la manovra premia Allan, che comodamente va a segno tra i pali e con la trasformazione riporta gli Azzurri avanti di nove lunghezze sul 17-8. Le difficoltà dell’Italia riguardano soprattutto le rimesse laterali, con un paio di palle perse che permettono all’Inghilterra di aumentare la pressione offensiva. Gli inglesi però non trovano la meta e devono accontentarsi dei piazzati di Ford, con cui gli ospiti accorciano sul 17-14 all’intervallo.
Al rientro in campo il secondo tempo non inizia al meglio per l’Italia, che fatica tantissimo a tenere il possesso della palla. Aumentano gli errori e cala la disciplina, così l’Inghilterra ribalta il risultato in pochi minuti con la meta di Mitchell e il piede di Ford che con la trasformazione e un altro calcio fissa il punteggio sul 17-24. Gli Azzurri provano a reagire, la corsa di Ioane regala ad Allan una punizione che però stavolta il numero 15 italiano non riesce a sfruttare. Qualche altro “pasticcio” e un po’ di stanchezza provocano un altro calcio in favore degli inglesi, con Ford che trova altri tre punti con la punizione del 17-27. La difesa inglese sale di colpi rispetto al primo tempo e annulla un paio di buone potenziali occasioni, dovute anche agli ultimi cinque minuti in superiorità numerica per l’Italia. A tempo scaduto però arriva l’improvviso riscatto degli Azzurri, con una buona azione offensiva sulla falsariga di quelle viste nei primi 40′ e la gran corsa di Monty Ioane che vale la terza meta e il punto di bonus difensivo in classifica. La trasformazione di Allan chiude la partita e vale il 24-27 finale.