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Conferenza stampa di vigilia della sfida con gli azzurri per il ct degli All Blacks, la squadra neozelandese che domani affronterà l’Italia ai Mondiali di rugby in corso di svolgimento in Francia. Ian Foster dichiara: “L’Italia è cresciuta ed è una squadra competitiva“.
Domani sfida decisiva per la fase a gironi, che vede l’Italia in seconda posizione a 10 punti, seguita proprio dalla Nuova Zelanda, a quota 5. Foster invita i suoi a dare il meglio nella prossima partita: “La storia non significa nulla, è ciò che sta scritto sui giornali di ieri, ma non conta perché a me interessa ciò che verrà scritto domani“. Con queste parole il ct degli All Blacks fa capire che, per lui, il fatto che finora la Nuova Zelanda abbia sempre vinto (15 volte in altrettante sfide) contro l’Italrugby conta fino a un certo punto. Ogni partita fa storia a sé, e il successo bisogna ogni volta guadagnarselo sul campo.
Sarà così anche domani a Lione, nel match che, in pratica, mette in palio un posto nei quarti di finale mondiali. Ma davvero i neozelandesi aggrediranno gli azzurri fin dall’inizio, magari ‘bullizzandoli’ come paventato ieri dal tecnico azzurro Kieran Crowley, campione del mondo 1987 da giocatore, proprio con gli All Blacks?
“Se saremo aggressivi? Questo è il rugby, tutti cercano di farlo – il commento di Foster -. Anche loro cercheranno di farci questo. Il rugby è un gioco fisico, e adeguarsi non è certo una mancanza di rispetto. E comunque sia, la posta in gioco in questo match è molto alta e noi cercheremo di interpretarlo al meglio“. “Ma sappiamo bene – conclude il ct degli All Blacks – che affronteremo una squadra che ha fiducia, perché l’Italia negli ultimi due anni è molta cresciuta nel gioco: nell’ultimo Sei Nazioni ha mostrato di essere competitiva in ogni partita“.
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