Domenica ricca di emozioni ai Mondiali di rugby 2023, in corso di svolgimento in Francia. Sono infatti andati in scena tre incontri, con sei squadre che hanno rotto il ghiaccio facendo il loro esordio nella Coppa del Mondo. Tra queste anche alcune compagini destinate a giocarsi qualcosa di importante nel corso del torneo. La prima partita della giornata odierna ha visto la vittoria del Giappone, che in quel di Tolosa si è imposto per 42-12 sul Cile prendendosi anche il punto di bonus. Nonostante il vantaggio iniziale dei cileni, avanti 7-0 dopo la meta di Rodrigo Fernandez, i nipponici hanno subito messo le cose a posto andando all’intervallo in vantaggio 21-7 grazie alle mete trasformate di Fakatava e Naikabula. Nella ripresa ancora buona partenza del Cile, che ha provato a riaprire la contesa con Escobar prima di soccombere sotto i colpi di Leitch, Nakamura e Dearns.
MONDIALI RUGBY 2023: RISULTATI E CLASSIFICHE
Più tirata e senza bonus la vittoria del Sudafrica, una delle potenze mondiali del rugby a 15. A Marsiglia gli Springbooks hanno iniziato con il piede giusto il loro cammino nella Pool B, superando la sempre insidiosa Scozia con il finale di 18-3. Nessuna meta nel primo tempo, con i piazzati di Libbok che avevano portato sul 6-0 il Sudafrica prima del calcio di Russell proprio in chiusura di prima frazione per il 6-3. Fatali agli scozzesi i primi minuti dopo l’intervallo, con il Sudafrica capace di trovare due mete in tre minuti grazie a Pieter-Steph Du Toit e Kurt-Lee Arendse. Solo la seconda viene convertita da de Klerk, ma tanto basta ai sudafricani per iniziare con una vittoria.
Nell’ultimo match di giornata, sicuramente il più blasonato e incerto, arriva la vittoria del Galles che si impone per 32-26 sulle Fiji in quel di Bordeaux. Bonus raggiunto da entrambe le squadre, ma a fare la differenza dopo il 18-14 del primo tempo sono le due mete gallesi marcate da Louis Rees-Zammit ed Elliot Dee nella prima parte della ripresa. Gli oceanici ci credono fino alla fine e provano a rientrare in extremis con le mete di Josua Tuisova e Mesake Doge, quando ormai però è troppo tardi per raccogliere qualcosa di più di un misero punticino in classifica.