Luci e ombre, un po’ come il cielo di Osaka. L’Italrugby vince ma non convince nell’esordio della Rugby World Cup 2019 contro la Namibia. Sotto il cielo inizialmente piovoso di Osaka, poi schiaritosi sul finale del match, gli azzurri battono la Namibia con il punteggio di 47-22 concedendo però ben tre mete ai modesti avversari.
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Un approccio insufficiente, soprattutto nei primi sei minuti di gioco dove la Namibia domina e sull’onda dell’entusiasmo, trascinata anche dal pubblico giapponese simpatizzante, trova la meta con Stevens e la trasformazione di Loubser. Poi l’Italia si sveglia e dal 10° minuto in poi dà vita a un’altra partita impadronendosi della metà campo avversaria (oltre il 75%) e siglando tre mete e due trasformazioni con Allan e Ruzza (poi eletto MVP) super protagonisti.
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Nella ripresa arrivano le mete di Padovani, Canna, Polledri e Minozzi a fronte dei punti siglati da Loubser, Greyling e Plato. Margine di 25 punti con tanto rammarico per diverse occasioni sciupate e con la consapevolezza di dover registrare ancora efficaci automatismi difensivi per non concedere troppe chance agli avversari nelle prossime partite.
