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La FIR ha reso noto la separazione con Kieran Crowley, che smetterà di essere il ct dell’Italia del rugby dopo la World Cup in Francia. La federazione non ha dunque rinnovato il contratto al selezionatore azzurro, che andrà via dopo due anni dalla nomina. Il tecnico neozelandese, un passato da estremo degli All Blacks, ha ottenuto sei vittorie e tredici sconfitte fin qui alla guida degli azzurri. Due i momenti topici: la vittoria a Cardiff nel Sei Nazioni 2021 e la vittoria contro l’Australia pochi mesi fa a Firenze, la prima nella storia.
Il Presidente della FIR Marzio Innocenti ha dichiarato: “Oggi che abbiamo deciso di chiudere il rapporto con Crowley dopo il prossimo Mondiale è il momento dei bilanci. E quello di Kieran con il rugby italiano è molto positivo. Ha cresciuto un gruppo di ragazzi, facendoli diventare uomini e giocatori di alto livello internazionale, e di questo gli saremo eternamente grati. Ma il nostro lavoro insieme non è ancora finito, ci resta una esaltante avventura da vivere in Francia il prossimo settembre e sono certo che Kieran e la sua squadra lasceranno la loro indelebile impronta nella storia del rugby italiano”.
Disappunto per la decisione da parte del ct: “Mi sarebbe piaciuto essere coinvolto con la Nazionale italiana anche per il prossimo ciclo di Rugby World Cup e sono dispiaciuto della scelta della Fir di non estendere il mio contratto. Abbiamo una squadra giovane, che ha maturato una buona esperienza nel corso dell’ultimo anno, con prestazioni che hanno evidenziato miglioramenti in moltissime aree. Abbiamo cambiato il modo di allenarci in palestra e in campo e nel modo in cui approcciamo e giochiamo gli incontri. Abbiamo modificato la mentalità, instillando coraggio e fiducia nei propri mezzi, senza vincoli. Con un Mondiale e altri quattro anni di incontri internazionali, avremo un gruppo con una media di 50-60 caps, una prospettiva emozionante. Purtroppo non sarò parte di questo percorso e adesso la devo pensare a cosa ci aspetta nell’immediato, vale a dire la Rugby World Cup in Francia prima della mia partenza. Sarò impegnato al 100% insieme al nostro staff per preparare nel miglior modo possibile questo gruppo di giocatori. Io e mia moglie Sue ricorderemo sempre le splendide persone che abbiamo incontrato e i momenti passati insieme a loro, le squadre che ho allento, i colleghi con cui ho lavorato, la cultura italiana e ovviamente il cibo e il vino. Ci mancherà tutto questo, ma l’Italia avrà sempre un posto speciale nei nostri cuori”.
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