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“Credo che a un certo punto abbiamo guardato più al tabellino che a quello che possiamo fare. Una lezione grande che bisogna imparare è pensare a cosa puoi fare durante la partita. Se noi ci concentriamo su questo, possiamo controllare anche gli ultimi minuti di gioco. Abbiamo fatto grandi passi in avanti, ma bisogna portare la prestazione di alto livello, come fatto nei primi 60 minuti di gioco, anche nel finale“. Lo ha detto Franco Smith, ct dell’Italia di rugby dopo la sconfitta subita contro la Scozia a Firenze nell’Autumn Cup.
Il Ct è comunque soddisfatto della prova dei suoi: “Alcune scelte magari non sono state efficaci – ha ammesso – ma abbiamo imposto spesso il nostro ritmo sulla partita. La Scozia, purtroppo, quando entrava nei nostri 22 metri difensivi è riuscita a conquistare punti. Noi invece non abbiamo sfruttato tutto quello che abbiamo creato. Siamo arrivati in un punto dove ora non bisogna assimilare i nostri meccanismi di gioco ma migliorare alcuni aspetti. Da quando abbiamo ripreso l’attività con questi ragazzi abbiamo avuto la possibilità di scendere in campo 240 minuti mostrando in ogni partita dei progressi. Il risultato ci lascia l’amaro in bocca ma sappiamo di aver fatto ancora qualcosa di diverso rispetto all’ultima partita”, ha concluso Smith.
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