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“Sono contento di essere di nuovo in Italia. È importante fissare gli obiettivi sin dall’inizio insieme alla squadra e a tutte le persone che lavorano qui con noi. Vogliamo creare un DNA e una identità precisa per la Nazionale con una cultura del lavoro finalizzata al miglioramento costante della squadra“. È questo l’obiettivo del nuovo commissario tecnico dell’Italrugby, Franco Smith, per la sua Nazionale in vista del Guinnes Sei Nazioni 2020. La prima gara degli azzurri andrà in scena sabato 1° febbraio al Principality Stadium di Cardiff contro il Galles: “Vogliamo essere la miglior versione di noi stessi – ha spiegato Smith durante la prima settimana di raduno a Roma – Rispetto ai miei primi contatti con Conor O’Shea, adesso la mia situazione è cambiata con il ruolo di Capo Allenatore che mi rende orgoglioso. Ho lavorato per tanto tempo in Italia e conosco bene il movimento rugbistico italiano: posso e voglio dare il mio apporto per contribuire alla crescita del rugby in questo paese“.
Poi sulla selezione dei convocati: “Per scegliere i trentasei giocatori che abbiamo convocato è stato seguito un processo determinato. Dopo un Mondiale, solitamente, le Nazionali tendono ad attuare un cambio generazionale lanciando molti giovani. Io credo che per avere una buona crescita e garantire il miglior inserimento per i giocatori che entrano per la prima volta a far parte di una Selezione Nazionale Maggiore c’è bisogno anche dell’apporto dei giocatori con più esperienza creando un giusto equilibrio“. La chiosa finale: “Abbiamo identificato una “leadership group” di sette giocatori, tra cui Luca Bigi. È un percorso nuovo, diverso, ma che ha un obiettivo: supportare costantemente la squadra e il capitano dentro e fuori dal campo“.
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