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Rugby femminile, WXV Divisione 2: impresa dell’Italia, battuto il Sudafrica 36-18

Rugby femminile Italia
Rugby femminile - Foto LiveMedia/Valerio Origo

Bottino pieno per l’Italia anche contro il Sudafrica: a Città del Capo le Azzurre superano 36-18 le padrone, conquistano 5 punti e si portano in testa alla classifica del WXV divisione 2 in compagnia della Scozia. Si deciderà tutto all’ultima giornata: l’Italia sfiderà gli USA, mentre la Scozia affronterà il Giappone. Il Sudafrica parte fortissimo dal punto di vista fisico, ma sbatte contro un’ottima difesa italiana, che sporca sia le fasi statiche che la rimessa laterale e chiude i primi 5 minuti senza subire punti. Dopo il primo assalto, Sara Tounesi strappa l’ovale dalle mani di Charlie, l’Italia riparte coraggiosamente palla in mano dentro i propri 22, Madia apre su Ostuni Minuzzi che brucia sullo scatto Qawe, si fa 80 metri di campo e vola a schiacciare la prima meta del match. Capomaggi trasforma per il 7-0.

Il Sudafrica risponde caricando dritto per dritto: prima Latsha, che fa strada e mette le Springbok Women sul piede avanzante, insiste la solita Aseza Hele e poi ancora la capitana sudafricana finalizza per il 7-7 con trasformazione di Van Rensburg. L’Italia si riporta in attacco e con una seconda fiammata torna in vantaggio: parte di nuovo tutto da Tounesi, che innesca il primo break di Vecchini. Turani insiste e porta le Azzurre ai 5 metri, poi Madia e Rigoni aprono bene al largo per Muzzo che marca alla bandierina: Capomaggi trasforma da posizione difficile per il 14-7. Con la donna in più l’Italia trova più spazio in attacco. Turani con un bell’offload serve Ranuccini per la terza meta. Van Rensburg accorcia dalla piazzola per il 19-10. Al 35′ Pilani conquista il tenuto che vale il 22-10 con il piede di Capomaggi.

Nella ripresa ancora Van Rensburg accorcia le distanze, poi Hele colpisce Madia direttamente sulla testa e l’arbitro opta per il cartellino rosso. L‘Italia al 51′ marca la meta del bonus: Fedrighi vince un pallone sporco in touche, Turani arriva corta con la prima carica, poi Vecchini finalizza per il 29-13. Dall’altra parte D’Incà salva con un bel placcaggio su Qawe lanciata verso la bandierina, poi è Dolf a trovare la meta liberandosi di due Azzurre al largo: 29-18. Subito dopo però il Sudafrica rimane in 13: Hanekom esce per infortunio, l’altra tallonatrice Gunter era già fuori e per giocare una mischia no-contest è necessario quindi rinunciare a un’altra giocatrice. L’ultima fase di partita è molto confusa, ma ci pensa D’Incà a chiudere la questione con l’intercetto del 36-18.

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