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L’Italia si arrende ad un ottima Irlanda nel suo secondo match di qualificazione in vista dei prossimi Mondiali del 2022 di rugby femminili. Le azzurre hanno perso per 15-7 contro le forti avversarie, che hanno impostato sin da subito il loro piano di gioco costringendo la nostra Nazionale ad una gara prettamente di rimessa. Per le irlandesi, in particolare, sugli scudi l’ala Parsons e Flood, quest’ultima provvidenziale con i suoi calci piazzati. Per l’Italia molto bene nonostante la sconfitta Francesca Sgorbini, chiamata a sostituire Giada Franco (unico cambio rispetto alla gara contro la Scozia). A questo punto sarà decisivo il match del 25 settembre alle ore 15:00 contro la Spagna per le azzurre.
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LA PARTITA – La tattica dell’Irlanda è chiara sin dalle prime battute. L’obiettivo delle nostre avversarie, infatti, è quello di chiuderci nella nostra metà campo grazie alla costante ricerca della verticalità . Un approccio estremamente fisico, reso possibile dal frequente utilizzo dei calci e delle mischie. Le azzurre sono costrette dunque sulla difensiva. Sono pochi gli sbocchi offensivi per le nostre ragazze e quando si manifestano purtroppo arriva anche qualche grave errore di valutazione. Il primo tempo si conclude sul 5-0 in favore delle irlandesi.
Decisiva una meta siglata allo scoccare della mezz’ora dall’ala Parsons. Il passivo potrebbe essere leggermente più pesante ma, fortunatamente per le ragazze di Andrea Di Giandomenico, Flood sbaglia due calci piazzati. L’Italia chiude la frazione nella metà campo avversaria ma il muro dell’Irlanda fatica tremendamente a cedere. La ripresa parte subito alla grande. L’Italia, infatti, sfrutta alla perfezione la superiorità numerica in virtù del cartellino giallo dato all’estremo irlandese Considine.
La meta del pareggio arriva grazie ad un fantastico coast to coast di Beatrice Rigoni. Michela Sillari, poi, completa il sorpasso grazie al calcio: 7-5. La gioia azzurra dura poco. Le irlandesi, infatti, trovano prima il calcio piazzato del sorpasso e poi una bellissima meta con Murphy-Crowe dopo una straordinaria azione di un’incontenibile Parsons. La solita Flood non perdona di piede: 15-7. Sono i titoli di coda purtroppo, con le azzurre che continuano a non uscire dalla loro area di 22 metri.
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