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È sempre vivo il progetto della Coppa del Mondo per club di rugby, in cantiere da anni ma di cui si è tornati a parlare in questi giorni. Come riferisce L’Equipe, infatti, l’EPCR, l’organizzatore della Champions Cup e delle Challenge Cup, le coppe europee di rugby, ha riunito 42 club dell’emisfero settentrionale, World Rugby, Sei Nazioni e otto federazioni.
Tra questi figurano rappresentanti dei campionati francese (LNR), inglese (Premiership) e irlandese-scozzese-gallo-sudafricano (URC) ma anche stati come Sudafrica e Georgia. Per il quotidiano francese sono stati giorni di discussioni sul futuro strategico delle competizioni internazionali. Il presidente dell’EPCR Dominic McKay ha spiegato in una conferenza stampa: “Stiamo cercando di fare qualcosa potenzialmente nel 2028 e nel 2032 e stiamo avendo discussioni positive su questo con i nostri colleghi dell’emisfero australe“.
Per quanto riguarda il format delle competizioni, si svolgerebbero negli ultimi quattro fine settimana, raggruppandoli nella stessa finestra di giugno. La Heineken Champions Cup e le finali del Super Rugby verrebbero quindi sostituite ogni quattro anni da questa Coppa del Mondo per club. Inoltre, le ultime otto squadre in lizza per la Heineken Champions Cup, a cui ora partecipano le franchigie sudafricane, e le prime otto squadre del Super Rugby, che includono franchigie del Pacifico, dell’Australia e, naturalmente, della Nuova Zelanda, si qualificheranno.
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