
Il mondo del rugby piange la scomparsa di Giancarlo Dondi, ex presidente della Federazione che ha svolto un ruolo cruciale nella promozione del movimento italiano. Presidente federale per quattro mandati, dal 1996 al 2012, e successivamente presidente onorario, sotto la sua gestione l’Italia è stata annessa al Sei Nazioni nel 1998, entrando attivamente a farne parte con l’edizione del 2000. Inoltre, sempre con Dondi la Fir ha intrapreso l’avventura nello United Rugby Championship ed è stata ammessa nel Comitato Esecutivo di World Rugby, la federazione internazionale, di cui Dondi è stato il primo e ad oggi unico membro italiano per due mandati.
Dondi, che si è spento questa notte e avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 19 aprile, ha giocato nel Rugby Parma, prima, e nelle Fiamme Oro Padova, poi. Nella carriera da dirigente ha anche contribuito a creare nella sua città Natale, Parma, la “Cittadella del Rugby”, casa delle Zebre. Nella prima metà degli anni ’90 ha rivestito anche il ruolo di vicepresidente e team manager della Nazionale, prima di diventare, appunto, presidente della federazione.
Rugby, il presidente Duodo ricorda Dondi
Sul sito della Federazione è apparso anche il messaggio dell’attuale numero uno, Andrea Duodo. Questo il suo ricordo di Dondi: “Giancarlo è stato una figura straordinaria, un maestro per tutti noi ed uno dei più grandi dirigenti nella storia dello sport italiano. Ha cambiato per sempre il modello del rugby nel nostro Paese, offrendo e applicando una visione all’avanguardia. Gli saremo per sempre riconoscenti e debitori per il contributo impareggiabile che ha dato alla Federazione, guidandola con un amore e una passione senza pari nel Terzo Millennio e in territori che nessuno prima di lui aveva esplorato”.
In memoria di Dondi, Duodo ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi d’Italia nel fine settimana. Oltre a ciò, è stato richiesto di avviare immediatamente le procedure per l’intitolazione della “Cittadella del Rugby” al dirigente parmigiano.