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In Nuova Zelanda continuano le proteste nei confronti dell’arbitraggio che ha sfavorito gli All Blacks nella finale del Mondiale di quest’anno persa con il Sudafrica 12-11. Ci si riferisce precisamente alla meta annullata ad Aaron Smith, con la Nuova Zelanda in 14 uomini, per un pallone caduto in avanti quattro fasi prima ai neozelandesi, ovvero quei momenti di una azione tra una mischia e l’altra. Sui media neozelandesi è apparsa una notizia secondo cui la World Rugby, la Federazione internazionale, avrebbe privatamente ammesso l’errore dell’arbitro Barnes e dell’addetto al video, il TMO (Television Match Official). L’errore sarebbe stato legato alle fasi di gioco. Il regolamento, infatti, prevede che l’intervento del TMO sia possibile soltanto dopo due fasi di gioco e non quattro come invece successo nella finale.
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