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A qualche giorno di distanza dalla batosta contro la Nuova Zelanda, il mediano d’apertura dell’Italia Paolo Garbisi ha parlato in conferenza stampa. “È stata una sconfitta che ha fatto male, c’è poco da dire. Ora però c’è la volontà da parte del gruppo di scusarsi con tutti i nostri tifosi, perché quello di venerdì non è uno spettacolo che avremmo dovuto e voluto riservare loro. Chiaramente è una sconfitta che deve essere dimenticata. Solitamente cerco di analizzare sempre in modo molto approfondito tutte le partite, ma ci sono casi in cui più velocemente si va oltre, meglio è: questo è uno di quei casi. È stato un incubo, ma ora dobbiamo concentrarci solo sulla Francia“.
Il mediano di Montpellier guarda avanti dunque, con l’Italia che sulla carta è comunque ancora in corsa per i quarti di finale: “L’entusiasmo deve essere trovato pensando al percorso che abbiamo iniziato con Kieran Crowley 2 anni fa. Dobbiamo pensare a tutti i miglioramenti che abbiamo fatto, dai primi test match di novembre ai Sei Nazioni che abbiamo giocato, passando per le Autumn Nations Series fino alle prime due partite di questo Mondiale. Contro la Francia sarà una partita difficilissima, ma è una squadra che conosciamo bene e contro la quale al Sei Nazioni abbiamo chiuso molto vicini nel punteggio“.
Alla domanda sulle aspettative createsi attorno agli azzurri, Garbisi precisa: “Non penso sia stato questo, forse ci siamo illusi noi un po’ da soli. Abbiamo approcciato questa partita come un match point per i quarti e forse ci siamo illusi troppo“. Infine una domanda sulla posizione e sulla sua preferenza tra l’apertura e il primo centro: “Ho giocato tanto come centro quest’anno, e cerco sempre di dare il massimo in qualsiasi ruolo io venga schierato. Credo però che nel ruolo di apertura io possa essere più utile, per quelle che sono le mie qualità “.
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