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Non sta nella pelle il ct Conor O’Shea, dopo la vittoria dell’Italia contro il Sud Africa (20-18) a Firenze. E se sabato scorso aveva scelto l’inglese per cercare la massima chiarezza di espressione nel commentare le ragioni di una sconfitta, oggi l’allenatore irlandese non riesce a mettere insieme due frasi in italiano per la troppa emozione.
“Sono orgoglioso di tutti i miei giocatori, è una vittoria dei titolari e di chi è subentrato dalla panchina. Ma, soprattutto, è una grande risposta a chi dice che il rugby in Italia va male. All’intervallo – dichiara il ct ai microfoni di DMAX – ho detto ai miei che, per la prestazione che avevamo fornito, potevamo già considerarci vincitori. Loro però combattono sempre e non si accontentano mai. Lo spirito giusto è questo: ora dobbiamo andare avanti per costruire la nostra storia”.
Anche il capitano Sergio Parisse è incontenibile nella sua esultanza. Non può non tornare alle parole della conferenza stampa dello scorso sabato, dopo la sconfitta contro gli All Blacks: “Anche contro la Nuova Zelanda abbiamo fornito una prestazione che ci ha fatto credere di essere sulla strada giusta – ha detto il numero otto della nazionale -. Oggi siamo stati fantastici e speriamo che possa essere un nuovo punto di partenza per noi. È l’inizio di una nuova Italia. Attenti, però, a non perdere la nostra umiltà: dobbiamo essere già concentrati per la partita della prossima settimana contro Tonga (a Padova, ndr)”.