“E’ inaccettabile. Se gli All Blacks avessero avuto bisogno di giocare per fare 5 punti, sono sicuro che si sarebbe trovata una soluzione. Invece a rimetterci è solo l’Italia. Ma gli organizzatori si sono detti: ‘Cosa importa degli azzurri? Tanto, avrebbero perso lo stesso’. Complimenti”. Capitan Sergio Parisse è una furia dopo la cancellazione di Italia-Nuova Zelanda, match dei Mondiali di rugby che si sarebbe dovuto giocare sabato ma cancellato per l’arrivo del tifone Hagibis. “Dimenticano che il rugby e lo sport vivono di rispetto, di passione – ha proseguito Parisse – noi avevamo il diritto di giocare questa partita, a prescindere dal fatto che il risultato fosse scontato. Non si possono prendere delle decisioni del genere. Non è giusto”.
Questa probabilmente sarebbe stata l’ultima partita in azzurro di Parisse che però ora rilancia: “A questo punto, posso anticiparlo, non sarà un tifone che metterà fine alla mia storia in azzurro. Penso anche a Ghiraldini, ai sacrifici che ha fatto per essere presente qui in Giappone: sabato avrebbe giocato, e come lui Zanni. Però non voglio farne una questione personale. Nel rugby non parla mai il singolo, ma la squadra: abbiamo fatto sacrifici per 4 mesi per avere l’opportunità di affrontare i migliori del mondo, e adesso ci dicono che non sarà più possibile. Noi volevamo giocarcela sino in fondo, questa qualificazione”.