Il candidato M5S a sindaco di Roma, Virginia Raggi, si è espressa riguardo l’ipotesi di referendum tra i cittadini in vista di Roma 2024. “Vogliamo che siano i romani a decidere sulla candidatura della città alle Olimpiadi 2024, ma vogliamo informarli bene prima. I grandi eventi sono stati spesso sfruttati per prendere risorse e buttarle via. Abbiamo paura – ha sottolineato Virginia Raggi – che le risorse vengano sperperate in un circuito malato. Se la città risorge dalle miserie in cui è sprofondata forse nel 2024 sarà pronta per una gestione pulita. Ad oggi non possiamo assicurarlo”. Alla domanda sul tema non ha chiarito cosa farebbe se invece fosse eletta sindaco rispetto al referendum. “Non si arrabbi, non sono arrabbiata“, ha detto a un cronista che insisteva.
Ha inoltre aggiunto, rispondendo ad una domanda in conferenza stampa all’Associazione della Stampa Estera nella capitale, quale sia la sua posizione sulla possibilità di costruire gli stadi a Roma. “Siamo favorevoli ai (nuovi) stadi della Roma e della Lazio, ma non vogliamo la speculazione edilizia. Era evidente che il progetto (del nuovo stadio della Roma, ndr) fosse frutto di una speculazione, noi faremo lo stadio ma senza speculazione edilizia“.
In merito alla questione referendum, anche Giovanni Malagò aveva detto la sua nel giorno della presentazione di Roma 2024 di settimana scorsa. “Mi sembra una polemica politica e strumentale. Se non ci fosse la scadenza elettorale non se ne parlerebbe. E’ un tema da rispettare, ma da campagna elettorale. L’Assemblea capitolina ha approvato la candidatura quasi all’unanimità , quindi chi chiede il referendum vuole abrogare ciò che già è stato votato. Nel momento in cui ciò accadrà , ne prenderemo atto. Non siamo preoccupati, qualunque altra parola sarebbe superflua“.