“Il basket, in questo modo, crollerà“. Parola e musica di Jordi Bertomeu. Il presidente di Euroleague, dalle pagine del Corriere della Sera, prospetta una guerra senza esclusione di colpi ai danni della Federazione Internazionale della Pallacanestro (Fiba). “Si sono resi conto che nemmeno l’Eurocup andrà dalla sua parte e hanno reagito in maniera esagerata e brutale. Mi chiedo come la Fiba, che ha tanto sbandierato la questione della meritocrazia, possa ora presentarsi da Spagna e Lituania, che hanno guadagnato la qualificazione sul campo, e dire che non andranno a Rio“.
Mentre lo scontro si espande sul territorio europeo (sono ben 14 le nazionali minacciate di esclusione da Eurobasket 2017), l’Italia si ritrova in una posizione delicatissima. Tutto nasce dalle decisioni di Reggio Emilia, Sassari e Trento di accettare l’offerta pluriennale presentata ai tre club dall’Eurocup. La Fiba minaccia la Federazione Italiana Pallacanestro (Fip), la Fip minaccia a sua volta i tre club e spazza via la Legabasket. Troppo alta la posta in palio: inevitabile pensare all’organizzazione del Preolimpico a Torino – la Fiba ha già spedito una lettera alla Germania e alla Finlandia, sondandole per l’eventuale organizzazione in extremis del torneo al posto dell’Italia e della Serbia – e alla partecipazione a Eurobasket 2017, ma la grande preoccupazione della Fip (e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano) ha una gittata molto più ampia.
In ballo c’è addirittura la candidatura olimpica di Roma in vista dei Giochi del 2024. Il perché è sotto gli occhi di tutti e anche Bertomeu lo ha confermato, interrogato sull’importanza di Patrick Baumann, segretario generale della Fiba, all’interno del Comitato Olimpico Internazionale (Cio). “Voglio pensare che contino il progetto e gli investimenti, non le simpatie o le antipatie di un elettore. Se il ragionamento dell’Italia è basato sulla paura, allora rimango perplesso. Lo stesso vale per il preolimpico di Torino. Petrucci dovrebbe dire ‘E’ nostro, e non si tocca’ ma non lo ha mai detto. Si è concentrato solamente su Sassari, Reggio Emilia e Trento“. Baumann, padre-padrone della Fiba, ha deciso di sbattere i pugni sul tavolo. La minaccia di portare il Preolimpico a Berlino ha un che di delirante, visto che non ci sarebbero gli estremi per spostare d’ufficio un torneo senza passare come minimo dal Tas. Ad allarmare i vertici nazionali c’è la grande influenza di Baumann all’interno del Cio: Roma si gioca l’organizzazione dei Giochi del 2024 e tra i rivali c’è la Francia, una delle poche nazioni non minacciate dalla Federazione Internazionale. L’eventuale spostamento di voti da Roma a Parigi rischia di far saltare le speranze italiane.
Nasce da qui la reazione della Fip nei confronti di Trento, Sassari e Reggio Emilia, che “si devono rendere conto del danno di immagine che stanno recando al basket italiano” (parole di Gianni Petrucci alla Gazzetta dello Sport). La Federazione ha inviato una lettera a Fiba Europe che non lascia grande spazio all’immaginazione: “La Federazione Italiana Pallacanestro ha trasmesso in data odierna alla Fiba Europe una lettera con la quale si ribadisce la piena adesione ai regolamenti nazionali ed internazionali. La FIP ha inoltre informato la Fiba Europe di aver avviato la procedura per determinare la sussistenza di gravi violazioni all’ordinamento sportivo posto in essere dai club di Reggio Emila, Sassari e Trento per l’adozione dei conseguenti provvedimenti sanzionatori. Nessun pericolo dunque di esclusione dalle attività internazionali per la nazionale maschile“. Quella di venerdì 22 aprile sarà una giornata cruciale per le sorti della vicenda, con i tre club dissidenti invitati nella sede del Coni. Al momento, sul fronte degli sconfitti, c’è da registrare soprattutto una vittima. Il basket.