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Nell’ultima giornata del torneo di qualificazione olimpica, l’Italia batte con un netto 3-0 (25-22, 25-16, 25-19) il Kazakistan e saluta con una vittoria Tokyo con la qualificazione per Rio già in tasca, grazie alla vittoria di ieri sul Giappone.
Marco Bonitta, contro la squadra fanalino di coda del torno (zero punti in classifica e solo 3 set vinti), si permette di mescolare un po’ le carte sul tavolo della sua squadra: in campo tutte le giocatrici più giovani e quelle che hanno giocato meno. Stessa formazione per tutti i set, nessuna necessità di cambio, nessun rischio: giocano Alessia Gennari, Anna Danesi, Ofelia Malinov e Immacolata Sirressi, riserve di questa nazionale ma di gran lunga più abili delle avversarie kazake.
Confermata l’idea Paola Egonu all’opposto, forse la carta vincente anche per Rio, nonostante la presenza di giocatrici di rilievo in quel ruolo (Ortolani, Centoni e la non convocata Diouf). La schiacciatrice del Club Italia, scaricata dal peso della ricezione, sfrutta tutta la sua esplosività e chiude con ben 21 punti totali.
Molto bene anche Alessia Gennari, quasi perfetta in ricezione ed efficace in attacco (12 punti totali). Si rivela invece la sorpresa di questo torneo la giovane Miriam Sylla: solida non solo in questa partita, ma anche in quelle precedenti.
Il test kazako non è molto indicativo e a Rio le sfide saranno ben più impegnative. Le azzurre, però, si dimostrano una formazione competitiva che, a prescindere dalla qualificazione ottenuta, è uscita a testa alta da questo torneo e vola all’olimpiade brasiliana consapevole delle proprie potenzialità.
Bonitta sembra essere riuscito a trovare il giusto equilibrio tra giocatrici d’esperienza e giovani talenti, ma non bisogna accontentarsi ed è evidente che questa squadra può e deve ancora migliorare. La sconfitta con l’Olanda ha, infatti, fatto emergere tutti i limiti, soprattutto mentali e di continuità, della squadra azzurra.
L’appuntamento è ora al 6 Agosto, giornata d’apertura del torneo olimpico femminile. L’obiettivo delle azzurre è quello di superare il quinto posto, miglior risultato olimpico del volley femminile nostrano. Non sarà sicuramente un’impresa facile, ma sognare è sempre lecito!