Una soluzione per ovviare ai tanti problemi sorti negli ultimi tempi. Vladimir Putin ha annunciato la creazione di una commissione antidoping, con la partecipazione di esperti stranieri, per combattere il fenomeno del doping in Russia. “La posizione ufficiale delle autorità russe, sia del governo sia del presidente, di tutti noi, è che nello sport non c’è e non può esserci spazio per qualsiasi doping”, ha comunicato Putin durante una riunione con i membri del governo. “Per questo è necessario collaborare strettamente, al massimo, con la Commissione disciplinare del Cio, con la Wada, con le Federazioni sportive internazionali, di specialità olimpiche e non olimpiche”. La commissione, che a parer di Putin sarà “indipendente, proprio indipendente”, verrà costituita in seno al Comitato olimpico russo, e “vi potrebbero entrare, oltre a specialisti russi, esperti stranieri nel campo della medicina e della giurisprudenza, autorevoli esponenti e specialisti pubblici e sportivi”. Il leader del Cremlino ha scelto Vitali Smirnov, membro del Cio dal 1971, come presidente di questa commissione. Smirnov, 81 anni, è stato presidente del Comitato olimpico russo dal 1992 al 2001 presidente del Comitato Cultura fisica e sport presso il Consiglio dei ministri sovietico.
La Federatletica russa (Araf) sta inoltre organizzando delle gare per gli atleti russi, al momento fuori dai Giochi di Rio: lo ha reso noto la portavoce della federazione, Alla Glushchenko, all’agenzia Tass, sottolineando che le manifestazioni si terranno il 28 luglio, mentre il luogo non è ancora stato ufficializzato.