Rio 2016

Scherma, spada maschile: l’Italia batte la Francia e vola a Rio

Italia squadra spada maschile - Heidenheim 2016 - Foto Federscherma

L’Italia della spada maschile è ancora capace di stupire. Il quartetto azzurro formato da Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli ha compiuto oggi ad Heidenheim, con la vittoria in finale sulla Francia numero 1 del ranking mondiale, il passo decisivo per la qualificazione alla prossima Olimpiade di Rio 2016 e, visto il rendimento dimostrato a partire dai Mondiali di Mosca la scorsa estate, vera svolta in positivo per la squadra del Ct Cuomo, si candida a una medaglia a cinque cerchi il prossimo agosto.

Grande protagonista della giornata di gloria azzurra è Marco Fichera, vero uomo-squadra capace di esaltarsi come pochi altri nei momenti decisivi degli assalti, soprattutto nel nono e decisivo parziale dei match: è lui a chiudere infatti i conti con quello che rimane tuttora il quartetto tecnicamente più valido del lotto, la Francia, che nell’ultimo tratto della finale, sul 33-33, schiera Jean-Michel Lucenay, risparmiato prima di allora, trascinando il match fino al minuto supplementare sul 39-39. E’ Fichera, però, a trovare il guizzo giusto che regala all’Italia la prima vittoria stagionale nella spada maschile a squadre.

Solida è nel complesso anche la prova di Enrico Garozzo, il cui talento sembra ancora non del tutto espresso, ma tanto basta per indirizzare gli incontri, come in semifinale con la sempre ostica Ucraina, campione del mondo in carica (30-28 il finale) e nella stessa finale con i transalpini, quando il parziale di 9-4 inflitto a Jerent porta l’Italia sul +3 a metà gara. Altrettanto si può dire di Paolo Pizzo, che con la sua carica agonistica sempre viva e una scherma attenta è capace di mantenere alti i giri del motore azzurro. Il talento di Andrea Santarelli, che si è visto poco tra gli Assoluti, garantisce poi la resa complessiva del quartetto. Una squadra capace di superare mille difficoltà e diverse cadute toccando quasi il fondo agli ultimi Europei di Montreux, ma che ha saputo rimboccarsi le maniche e risalire la china un passo alla volta. L’ambizione, ora, sarà non fermarsi più.

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