dal nostro inviato a Rio de Janeiro
A meno di 150 giorni dai Giochi Olimpici, la campana sul ring sta già suonando a Rio de Janeiro. Gli atleti del pugilato sono arrivati da tutte le parti del mondo, con i guantoni ben stretti nelle mani. I test event stanno continuando nella “Cidade Maravilhosa” e in questi giorni nel Padiglione Due del Centro di Convenzione Riocentro, Barra da Tijuca, si sono tenute le competizioni di pugilato in vista dei Giochi Olimpici e Paraolimpici. Giapponessi, thailandesi, tedeschi, olandesi, venezuelani, brasiliani e altri si sono sfidati in un clima di competizione olimpica, preparandosi per vincere le medaglie e onorare il proprio paese.
La lotta più interessante é stata trai l’idolo di casa Juliano De Miranda e il tedesco Touba Hamza per la categoria 52 kg. Il brasiliano non si é lasciato sorprendere, imponendosi con facilità sul suo avversario per unanimità, conquistando una piccola rivincita per il proprio paese dopo il disastroso 7 a 1 della Coppa del Mondo 2014.
I venezualani, che hanno una buona tradizione nella boxe, si sono presentati numerosi e con voglia di vincere medaglie, anche perché per loro il pugilato rappresenta uno dei pochissimi sport in cui vantano tradizione e vittorie (11 medaglie olimpiche nella storia). Una sola d’oro, con Francisco Ramires, nei pesi mosca nel lontano 1968 nella Ciudad del Mexico.
Tutti gli atleti si sono detti soddisfatti del livello del Test Event. La struttura, l’ospitalità brasiliana, è tutto (quasi) pronto nei giorni in cui quale Rio de Janeiro compie i suoi 451 anni di vita.
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