Rio 2016

Bach annuncia: “Avremo una squadra del Cio composta da rifugiati”

Thomas Bach - Foto Olaf Kosinsky CC BY-SA 3.0

Una squadra di rifiugiati a Rio2016: è il presidente del Comitato Olimpico Internazionale in persona, Thomas Bach, ad annunciarlo al termine dei due giorni di esecutivo. Gli atleti che sono stati costretti a lasciare il proprio Paese avranno la possibilità di partecipare ai Giochi. Lo abbiamo deciso all’unanimità” sono state le sue parole.

Come gli altri atleti dovranno conseguire i risultati minimi per l’accesso alle Olimpiadi, ma sarà la solidarietà olimpica a pagare ogni spesa. “Vivranno nel villaggio, avranno tecnici, dirigenti e medici. Marceranno sotto la bandiera del Cio ed entreranno allo stadio per penultimi, prima del Brasile, nazione ospitante”. Una bella iniziativa, nata per lanciare un messaggio positivo e per sensibilizzare al problema delle guerre che ancora si combattono in molti stati del mondo. I nomi dei qualificati saranno comunicati il 5 giugno, a Losanna.

Dallo sport alla corruzione. In queste ore si sono diffuse voci su una presunta corruzione nell’assegnazione dei Giochi Olimpici di Rio 2016 e Tokyo 2020 (LEGGI QUI L’ARTICOLO), ma Bach replica convinto: “Noi, come Cio, abbiamo fatto tutto per combattere la corruzione: in questa delicata materia la tolleranza è zero. Il giorno dopo aver ricevuto le prove della colpevolezza di Diack, abbiamo subito revocato suo stato di membro onorario del Comitato Olimpico. Siamo in contatto con la magistratura francese, ma finora non abbiamo ricevuto alcuna nuova comunicazione ufficiale. Se dovesse arrivare sarà girata subito alla nostra commissione etica che al valuterà immediatamente. Non ci sarà nessuna pietà“. 

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