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Mancano poche ore all’esordio delle azzurre allenate dal CT Marco Bonitta nel Torneo Mondiale di Qualificazione Olimpica, ultima spiaggia per raggiungere i Giochi Olimpici di Rio 2016. Alle 3 della notte italiana, Del Core e compagne affronteranno la Corea del Sud primo ostacolo, di un torneo tanto importante quanto difficile. In palio ci saranno tre posti per l’Olimpiade (più un quarto che spetterà alla migliore delle asiatiche nella classifica finale). Il CT tricolore, dopo l’ultimo allenamento in cui la squadra italiano ha fatto conoscenza con il Metropolitan Gymnasium che ospiterà tutte le partite ha analizzato le difficoltà della manifestazione e spiegato come ha fatto le sue valutazioni e preso le sue decisioni riguardo all’organico.
“Questo è un torneo a sé, è l‘ultima occasione di ottenere la qualificazione per i Giochi di Rio; ma al tempo stesso è un torneo atipico tecnicamente, perché ci sono quattro asiatiche, due europee e due americane. Da qui sono partito per valutare le risorse umane a disposizione: dal punto di vista psico-fisico e per quello che dobbiamo fare in campo dato che affrontiamo delle squadre molto particolari come quelle asiatiche. Abbiamo avuto pochissimi giorni per preparare l’evento e tenere in conto le condizioni di ogni giocatrice. Ho dovuto valutare quello che avevano nella testa e nelle gambe. Da qui la richiesta di portare 15 giocatrici, che la Federazione ha accolto. C’erano diversi problemi fisici e dovevamo sciogliere alcuni nodi tecnici. Le variabili per cui alla fine ho fatto le scelte, contengono tutte queste dinamiche. Tutte le volte che lascio a casa una giocatrice ci sono delle motivazioni che sono tecniche, ma non solo. Tengono conto anche di una situazione generale ed anche questa volta è stato così. Sono convinto che questa è tecnicamente, la squadra migliore. Ci tengo a dire che giocare o meno qui a Tokyo, se ci qualificheremo non assegna o pregiudica in alcun modo l’Olimpiade, dove bisognerà anche tenere presente che ogni squadra sarà composta solo da 12 giocatrici“.