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“A te compagno di mille avventure dopo 15 anni insieme, vincitore morale di questa Olimpiade per tante ragioni, non ultima la ripresa in 24 ore dall’infortunio, tirando fuori il tuo lato guerriero, sono stata più cauta io poi, posso solo dire GRAZIE con tutto il mio cuore per quest’ultima grande avventura!”. Valentina Truppa ha terminato la sua Olimpiade al 52esimo posto ma il suo primo pensiero è andato a Chablis, cavallo di 19 anni, con cui ha cavalcato per una vita e oggi nel Dressage a Rio de Janeiro. Davvero commovente il messaggio, tramite post su Facebook, rivolto al suo fido destriero. La Truppa l’anno passato andò in coma dopo una rovinosa caduta da cavallo, salvo poi risvegliarsi sino a conquistare il pass per l’Olimpiade. L’avvicinamento al torneo olimpico era stato poi accompagnato dal caso di un altro cavallo, Eremo: la sua vendita a un altro cavaliere dopo alcune gare – ancorché ‘passata’ dopo l’esame della federazione internazionale al vaglio dell’ammissione – aveva pero’ provocato la squalifica del padre-allenatore, Enzo Truppa, impossibilitato dunque a seguire la figlia-atleta con le sue indicazioni. Tra le prove di ieri e quelle di oggi, la 30enne milanese ha lasciato i Giochi del Dressagecon una percentuale del 65.971 che le e’ valso il 52esimo posto in classifica. Non abbastanza per riuscire a ottenere l’accesso al Grand Prix Special che – oltre a valere come secondo ‘individual test’ – assegnerà le medaglie a squadre. “Abbiamo affrontato tutto insieme da junior a un’Olimpiade – scrive Valentina Truppa- Cosa si può chiedere ancora? Ora mio grande compagno di vita avrai il giusto riposo che un campione come te merita. Grazie per i risultati dati a me e all’Italia in questi anni. Sarai il mio eroe sempre! Con amore, Valentina”.