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Al centro acquatico Maria Lenk non mancano le emozioni nella finale dei 3 m sincro: ha dell’incredibile ciò che è accaduto a Rio nella gara di tuffi in una corsa per l’oro che si fa più entusiasmante che mai, tenendo incollati al teleschermo tutti gli appassionati di questa disciplina. Il finale da brividi consacra nell’Olimpo dei grandi la coppia britannica Mears-Laugher che vola a quota 454.32, scalzando statunitensi e cinesi e laureandosi campioni olimpici. I britannici entrano così nella storia dando vita ad una nuova era del mondo dei tuffi: arginata la superpotenza cinese, che fallisce l’appuntamento con l’oro oltre ogni previsione, l’Europa torna a dominare. Dopo una prima frazione di gara condotta da Qin Kai e Cao Yuan, la Cina è costretta ad abdicare e lasciare il posto ai due nuovi campioni olimpici accontentandosi di conquistare soltanto il terzo gradino del podio. Straordinaria anche la performance degli statunitensi Hixon e Norman, fino alla fine in corsa per la medaglia del valore più pregiato: un argento che sa di storia, a sole quattro lunghezze dalla Gran Bretagna. Estremamente deludente la gara dei vicecampioni olimpici: la plurimedagliata e collaudata coppia russa Zakharov-Kuznetsov, dopo un clamoroso errore alla terza rotazione, compromette qualsiasi ambizione da medaglia e chiude in settima posizione, alle spalle dell’Italia. Senza alcuna aspettativa da podio, più che positiva la performance degli azzurri: Giovanni Tocci ed Andrea Chiarabini si rendono protagonisti di un avvio di gara che testimonia la loro condizione migliore sin dai primi due tuffi obbligatori, che garantiscono loro un cospicuo vantaggio su Messico e Stati Uniti. Terzo tuffo da manuale per gli azzurri: uno spettacolare quadruplo salto mortale da ben 80 punti in cui la sincronia è perfetta. Fuori dal podio, inaspettatamente, la coppia tedesca formata da Hausding e Fech.