Fabio Fognini ha battuto Victor Estrella Burgos col punteggio di 2-6 7-6(4) 6-0 nel match d’esordio al torneo dei Giochi Olimpici di Rio 2016 ed affronterà al secondo turno il vincente del match tra Benoit Paire e Lukas Rosol.
Nonostante siano professionisti da molto tempo, quello di oggi è stato il primo scontro diretto fra i due giocatori. I due, essendo molto amici, nella giornata di ieri hanno sdrammatizzato la tensione pre gara mostrandosi in un sorridente selfie apparso sulla pagina facebook dell’azzurro con la scherzosa didascalia: “L’amico odierno sarà il mio nemico domani”.
Il match è iniziato in lieve ritardo, dato che l’inizio posticipato del programma a causa del forte vento che si è abbattuto sull’Olympic Tennis Centre di Rio, è stato poi mitigato dalla vittoria lampo del doppio femminile americano nel match che precedeva questo incontro sul campo numero 8.
L’approccio del ligure al match non è stato dei migliori e ha ceduto il servizio a 15 nel primo game dell’incontro. Dopo tre game interlocutori, vinti dal giocatore alla battuta senza nessun patema d’animo, Fognini è riuscito a fare ancora peggio e a concedere un secondo break al dominicano senza vincere alcun punto. Sotto 4-1, Fognini ha avuto un sussulto ed ha recuperato immediatamente uno dei due break. L’illusione di poter rimontare nel set è stata subito spazzata via da Estrella Burgos che si è aggiudicato il game successivo dopo una furiosa battaglia, strappando per la terza volta il servizio al taggiasco, e che poi ha chiuso il set al servizio senza sbavatura alcuna. Davvero povero il rendimento dell’italiano al servizio: meno del 50% di prime palle e, ancor più grave, scarsissimo rendimento sulle numerose seconde servite, con Estrella Burgos che ha conquistato quasi il 60% dei punti in risposta. Poiché Estrella Burgos non è un asso della risposta, questo dato rende l’idea di come si sia sviluppato il primo set.
Nella seconda frazione, il match è stato decisamente più equilibrato, con Fognini che ha migliorato in maniera esponenziale tutte le sue statistiche al servizio, mantenendo invece lo status quo in risposta: ovvero un discreto numero di 15 conquistati sulla seconda dell’avversario, ma davvero pochi spunti quando c’era da ribattere una prima. Con questo tipo di andamento, è facile comprendere come si sia arrivati alle battute finali del secondo set senza particolari sussulti, a parte una palla break avuta da Fognini sul 3-3, nell’unico game un po’ più lottato. Nel tie break, l’azzurro ha avuto un sussulto, conquistando due mini break di fila che gli hanno consentito di chiudere il “gioco decisivo” per 7-4, concretizzando la leggera superiorità avuta in tutto il parziale.
Il set finale si è aperto con un game fiume che ha indirizzato in maniera definitiva l’incontro verso la strada di Arma di Taggia. Forte del break in apertura, Fognini è salito in cattedra in maniera drastica, sfruttando anche il crollo psicofisico dell’esponente della Repubblica Dominicana, a cui ha inflitto un bagel finale.