[the_ad id=”10725″]
La circostanza è abbastanza remota, ma la decisione resta comunque discutibile. Gli atleti della Serbia non potranno salire sul podio insieme a quelli del Kosovo. Istruzione che proviene direttamente dal governo di Belgrado: la Serbia, infatti, non ha mai riconosciuto l’indipendenza del Kosovo (ottenuta nel 2008).
Forti polemiche e poco spirito olimpico. Il Ministro dello Sport Vanja Udovic, infatti, è stata costretta a rettificare la precedente indicazione, dicendo che spetterà agli atleti decidere se condividere o meno il podio con i kossovari: “Non vogliamo turbare i nostri atleti, ma non possiamo ascoltare l’inno del Kosovo né vedere la loro bandiera”.
Il Kosovo è presente all’Olimpiade di Rio de Janeiro con 8 atleti e alcuni di questi hanno già gareggiato ai Giochi sotto la bandiera albanese. Ma non sono le uniche “vittime” di discriminazione in questa edizione. Nelle scorse ore aveva fatto discutere la decisione degli atleti di Israele che si sono rifiutati di salire su un bus-navetta per il villaggio olimpico insieme agli atleti del Libano, immediatamente dopo la cerimonia di apertura.