Non rilascia dichiarazioni il protagonista della vicenda Alex Schwazer dopo la squalifica di 8 anni emessa dal Tas. Al suo posto, in conferenza stampa c’è il suo allenatore (o “maestro di sport” come lui si definisce) Sandro Donati.
“L’ho informato io Alex, è rimasto in silenzio per venti minuti, senza parlare“, afferma Donati per poi rivelare: “Nell’udienza del Tas, abbiamo scoperto che il famoso controllo antidoping a sorpresa era stato pianificato e comunicato agli ispettori del prelievo 15 giorni prima! Una situazione incredibile, mettendo a rischio la riservatezza del controllo. Perché controllarlo il primo gennaio e non il 28 dicembre? Perché l’obiettivo era quello di effettuare tutto il primo gennaio, con il laboratorio chiuso, e con la possibilità di tenere la provetta un giorno intero prima di portarla a Colonia“.
Infine un retroscena che sa di accusa: “In udienza, il direttore del laboratorio tedesco ha detto che la sua struttura sarebbe stata disponibile. Cosa che la Iaaf non ci ha detto per allungare i tempi e restringere il nostro diritto alla difesa”